Il sito è accessibile ad ogni browser o strumento che consenta di navigare sul web. Tuttavia, per godere della migliore esperienza di navigazione, occorre scaricare un browser più aggiornato, compatibile con gli standard web.
Oltre alla lingua osca, fu la religione a rappresentare il "collante" per le popolazioni Sannite ed Hirpine, cioè tra i Touti dei Pentri, dei Carrucini, dei Caudini, degli Hirpini e dei Frentani.
Purtroppo, dei due principali templi, edificati nel periodo di maggiore prosperità, non resta alcuna traccia, nè di quello descritto da Virgilio e Plinio ubicato nella Valle d'Ansanto e dedicato alla Dea Mefite, nè di quello descritto dal Cippo abellano e dedicato ad Ercole presso Abella (Avella). Altro tempio rilevante fu quello di Fulsulae.
Gli Dei adorati erano gli stessi venerati da altri popoli del centro-sud: Giove e Marte innanzitutto, ma anche Apollo, Mercurio, Diana etc. Di rilievo sono tre circostanze:
In merito al culto dei morti, questi venivano seppelliti in posizione supina, lasciando accanto (o sopra) al cadavere del cibo, del vasellame e beni personali, in relazione allo status sociale del defunto. Tra il V e il III secolo A.C., si trattò di tombe a fossa, mentre in seguito, si tese a rivestire la fossa con tegole.