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Abbiamo già detto che la disputa in merito alle origini sabine o sannitiche degli Hirpini è assai meno rilevante di quanto possa sembrare, visto che sia gli Hirpini che i Sanniti ebbero comune origine in migrazioni durante un Ver Sacrum di popolazioni sabello-sabelliche.
Qui aggiungiamo che gli Oschi nelle loro immigrazioni incontrarono i Pelasgi, che assoggettarono, mescolandosi (tribù Osco-Pelasgiche).
Di queste alcune si fermarono tra il Tevere, il mare ed i monti, altre si spinsero sui monti, dove incontrando i Sabelli, confondendosi con questi. Essendosi moltiplicati oltre misura, si suddivisero in altre tribù. Quelli che occuparono le pianure si chiamavano semplicemente Oschi o Opici erano agricoltori, quelli di montagna, Sabini, fieri bellicosi, mandriani e dediti alla caccia e predare.
Inoltre, alla stirpe degli Oschi appartenevano gli Equi, stanziatisi nella parte superiore del Lazio antico. La loro casta ieratica o sacerdotale dimorava alle falde del monte Soratte, detto degli Irpi. Gli Equi, che avevano le stese abitudini migratorie dei Sabini, venivano guidati nel trasferimento verso le nuove terre dagli Irpi, da cui, secondo alcuni non solo solo sarebbe derivato il nome generico "Hirpini", ma anche le denominazioni specifiche derivate dagli Equi (Equum Tuticum, Aeclanum, Aquilonia), come sostenne R. Guarino.