Il sito è accessibile ad ogni browser o strumento che consenta di navigare sul web. Tuttavia, per godere della migliore esperienza di navigazione, occorre scaricare un browser più aggiornato, compatibile con gli standard web.
Accadia vanta antiche origini, come dimostra la "Statis romana" risalente ai tempi dell'imperatore Traiano.
Nel 1124 Papa Callisto II, che aveva stilato con Enrico V il concordato di Vormazia, morì in un convento nei pressi di Accadia.
Il borgo venne quasi completamente distrutto da un tremendo terremoto nel 1456.
Successivamente, nell'agosto 1482, come ricorda la lapide di cui all'immagine (datata 1883), il "Forte Accadia fieramente resistette alle soldatesche capitanate da re Ferrante d'Aragona. Presa d'assalto dopo 19 giorni d'assedio non capitolò et vinta saccheggiata diroccata arsa." Tale drammatico evento, noto come la "Battaglia di Accadia", venne ricordato sul portale del Maschio Angioino di Napoli.
Andò poi in feudo al Principe di Taranto, a Pizzo del Balzo, ad Antonio de Stefano, ai Caracciolo (nel 1640), ai Recco ed infine, ai Dentice, nobili napoletani che ebbero titolo ducale.