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Chiesa S. Maria Assunta

La cupola cuspidale del campanile della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta Osservando Andretta da lontano, si nota il centro abitato sovrastato dalla cupola cuspidale che sovrasta il campanile della Chiesa Madre, dedicata a S. Maria Assunta.

Avvicinandosi, guardando la Chiesa a distanza ravvicinata, si viene colpiti dalla posizione sopraelevata dell'edificio religioso rispetto alla strada, essendo la Chiesa situata su di un terrazzamento.

L'attuale impianto della Chiesa differisce da quello originario (XVI secolo), ad una sola navata.

La facciata della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta Il bel portale in pietra della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta La facciata presenta un frontone architravato e due finestre quadrangolari.

Come accadde in passato per tanti edifici religiosi, la Chiesa venne utilizzata per seppellire i morti, tanto che ancora oggi il terreno ne è pregno. Si effettuava la sepoltura separata di uomini e donne (virorum sepulcra e mulierum sepulcra) e bambini, in cui veniva mantenuta la separazione dei sessi. Per i nobili ed il clero erano previste delle sepolture distinte. Quanto detto spiega perchè nel 1677, sia stata possibile la profanazione di alcune sepolture, particolarmente degli "infanti" (come risultò durante un processo celebrato nel 1690 che vide come imputato un prete di Andretta, Leonardo Luongo, accusato di stregoneria).

Già nel 1685, le condizioni dell'edificio religioso risultavano disastrose, come rilevò il Vicario generale dell'Archidiocesi di Conza, Donato Antonio Castellano (autore della Cronica conzana).

Il portale laterale, risalente al 1742, della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta Il tetto della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta Il colpo di grazia derivò dai terremoti del 1694 e del 1732, che disastrarono oltremodo la struttura. Ecco perchè, nel 1736, l'Arcivescovo di Conza, Giuseppe Nicolai, sulla scorta di una relazione dell'Arciprete Angelo Todisco, invitò gli amministratori e agli Andrettesi affinchè ricostruissero l'edificio religioso. Cosa che fu, grazie all'intraprendenza di Padre Agostino Arace (1718-1764). La Chiesa venne ampliata, con due nuove navate, facendole assumere una configurazione a pianta latina, che è giunta fino ai nostri tempi. Lo stile adottato fu quello barocco. I lavori si protrassero a lungo, tanto che terminarono probabilmente nel 1826.

Tuttavia, nel 1830, non essendo ancora stato realizzato un Cimitero, restava irrisolto il problema delle sepolture, che si continuavano ad effettuare presso la Chiesa Madre, nonostante fossero ricolme oltremodo.

L'imponente campanile della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, visto dal basso Gli eventi che abbiamo sinteticamente ricordato afferirono anche all'imponente campanile, separato fisicamente dall'edificio religioso da una stradina. Stando a quanto scrisse Angelo Acocella, durante l'epoca feudale, il campanile era "una delle varie forme di difesa della rocca del feudatario, a cui era quasi attaccato", presumibilmente una torre. Dopo il XVII secolo, la malconcia struttura dovette crollare, "ebbe la sua avversa sorte, lasciandosi vincere dalla forza fraudolenta del tempo", venendone utilizzati i resti con molta probabilità per consolidare la Chiesa Madre. I terremoti del 1694 e del 1732 distrussero oltre che la Chiesa Madre anche quanto eventualmente residuava della struttura difensiva. Nel 1813, quando era Sindaco Nicola Pugliese, si precedette alla demolizione della cupola del campanile ed alla realizzazione di una nuova copertura.

All'interno della Chiesa Madre, dei quattro altari, quello maggiore, in marmo policrono, è sovrastato dalla statua lignea della Vergine (XIX secolo). Sono presenti sette cappelle munite di sepolture. L'abside presenta una forma semicircolare ed ha due grandi finestre che forniscono luce al magnifico Coro ligneo del XVIII secolo.

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