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In un documento del 1829 a cura della Curia Arcivescovile di Conza, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli era indicata tra gli "Oratoria extra moenia" e le veniva ascritta l'origine bizantina.
Già restaurata durante il XVIII secolo, a seguito del terremoto del 23 novembre 1980 si resero necessari altri interventi, che ne consentirono la riapertura al culto nel 1990.
L'edificio religioso presenta delle linee essenziali, con l'altare maggiore in pietra, abbellito da un tabernacolo del XVIII secolo. Stando alla tradizione, l'Icona della Madonna ubicata sul secondo altare sulla sinistra, oggetto di venerazione, sarebbe giunto a Calabritto portatovi dall'Oriente da Monaci Basiliani.