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Portandosi fuori del paese, muovendosi dalla Chiesa di S. Lucia, seguendo la strada "dietro al Tufo" si raggiunge un crocevia, al cui margine in tempi passati si trovava una stazione di posta, nota come "Taverna del Passo", dove si fermavano i viaggiatori ed i fedeli. Da tale punto, indirizzandosi verso Castiglione, oltrepassando le Masserie Maffucci (XVIII secolo) si approssima il Monte di S. Zaccaria, contiguo al Bosco di Castiglione, in passato, sede del Casale di Santa Zaccaria (Santa Sa'aria), dove, stando alla fantasia popolare, avrebbe albergherebbe un minaccioso drago, protettore del "Tesoro di Zaccaria".
Narra la leggenda, che alcuni crudeli briganti, dopo aver assalito e raso al suolo il citato Casale, a causa della loro bramosia di ricchezza, che avevano nascosto nelle grotte sotto i resti del Casale, si uccisero tra di loro. Diverse persone alla ricerca di tale tesoro si sarebbero imbattute nel drago o sarebbero fuggiti terrorizzati da rumori di catene o urla bestiali.
Ancora oggi si richiama tale leggenda, dicendo "Vo sci a scavà a santa Sa'aria", per designare coloro i quali sono alla ricerca di facile arricchimento senza il "sudore della fronte".