Il sito è accessibile ad ogni browser o strumento che consenta di navigare sul web. Tuttavia, per godere della migliore esperienza di navigazione, occorre scaricare un browser più aggiornato, compatibile con gli standard web.
Ai piedi del centro storico di Calitri, si trova l'ex Monastero delle Suore Benedettine, di cui le due immagini mostrano il portale in pietra e la facciata.
I capitali necessari per la costruzione del Monastero o Convento delle Suore Benedettine e della contigua Chiesa della SS Annunziata vennero donati dalla Signora Drusiana di Landolfo, visto che la Municipalità dovette farsi carico solo delle spese d'esercizio.
Se la data d'inizio dei lavori non sembra certa (all'incirca 1570 o forse 1577), si sa che questi terminarono nel 1586, anno che risulta inciso sotto alla faccina che mostriamo nell'immagine sulla sinistra, che si trova sulle pareti esterne del Monastero che danno su Via Roma, dove risultano anche AvGP (Ave Gratia Plena) e le tre rose dell'Universitas di Calitri, a cui spettava lo ius-patronato sull'edificio religioso. Tale ultima circostanza è esplicitamente indicata dall'iscrizione che si vede nell'immagine sulla sinistra, su cui abbiamo letto:
"MONASTERII
HVI, IVSPATRO=
NAT ANTIOVIT.
EVITATET EST VNI=
VERSITAT ISCALE-
TRI".
Nel XVII secolo, precisamente nel 1644, il Convento raggiunse il massimo splendore, tanto che albergava ben venticinque monache.
Al termine dello stesso secolo XVII, vennero effettuati dei lavori di riparazione, a cui ne seguirono altri nel corso del tempo, che ne mutarono in parte l'aspetto, di cui quello attuale si deve ai lavori effettuati a seguito del terremoto del 1930, che consentirono di mutare la destinazione d'uso del Monastero, che da allora divenne la sede del Municipio.
Come si rileva facilmente dalle immagini fornite ad inizio pagina, l'edificio si sviluppa su più livelli. Per fortuna, nonostante tanti lavori effettuati, oltre all'Oratorio, sono sopravvissuti alcuni ambienti, delle vecchie celle, che vennero utilizzate come prigione nel XIX secolo. Tuttavia, negli anni Trenta, il Monastero venne "sventrato", a causa delle realizzazione del passaggio che consente di raggiungere Via P. Berrilli.