Storia

La frequentazione del territorio di Chiusano di San Domenico può farsi risalire almeno all'epoca romana, visto il ritrovamento di diversi reperti nella località Civitelle. Anzi, tali ritrovamenti, rappresentati da monete, terracotte e, soprattutto, tombe, fa supporre che a quel tempo già vi siano stati degli insediamenti stabili.

Le origini del vero e proprio borgo vengono ricondotte al tempo della dominazione longobarda, e comunque sicuramente verso l'inizio dell'XI secolo, quando la popolazione si aggregò attorno al castello che faceva parte della Contea avellinese.

Tra i Signori che amministrarono le rendite feudali si ricordano i Gesualdo, i Del Tufo, i Marchesi Tomacelli (o Tomacella), che vendettero il feudo a Tiberio Carafa, la cui famiglia poi cedette i diritti feudali ai Baroni Anastasio.

Chiusano di San Domenico diede i natali nel 1887 al giornalista e scrittore Carlo Nazzaro.

In merito alla questione etimologica diverse ed egualmente verosimili sono le tesi che si contrappongono per individuare l'origine del nome "Chiusano":

• una prima spiegazione si riallaccia alla fonetica e si basa sulla pronunzia della lettera "p" che in dialetto locale diventa "ch" (aspra, come k). Nel X secolo, Radelchi di Benevento ordinò la costruzione di un ospedale militare in località Carpino, un edificio "più sano", che si pronunzia in dialetto "chiù sano", e quindi, Chiusano;
• una seconda ricostruzione vuole che il borgo medioevale fosse stato costruito presso i ruderi di un tempio dedicato a Giano (Janus). La distruzione del tempio coll'affermarsi del Cristianesimo originò l'espressione "Clausus Jani" (clausus = chiuso, claudere Ianum = chiudere il tempio di Giano in tempo di pace), da cui sarebbe derivato Chiusano;
• una terza ipotesi fa discendere Chiusano da "Clusius", citato nel Catalogo dei Baroni", con molta probabilità indicante il nome del dominus di un fondo rustico andato distrutto.

Torna a Chiusano di San Domenico