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Emigrazione

Rocca San Felice è uno dei tanti paesi dell'Irpinia ad essere stato letteralmente dissanguato dal fenomeno emigratorio.

All'A.I.R.E. sono iscritti quasi 700 Rocchesi, emigrati per la maggior parte in Francia, Argentina e Svizzera, ma presenti praticamente su tutto il globo, risultando presenti negli USA, nel Canada, in Germania, in Australia e Nuova Zelanda, in Venezuela, nel Sud Africa, in Olanda, nel Regno Unito, in Asia.

I Rocchesi emigrati talvolta hanno teso a concentrarsi in alcune zone di emigrazione, altre volte si sono dispersi.

L'emigrazione dei Rocchesi iniziò blandamente nel primo decennio del XX secolo (USA) per poi accrescersi negli anni '20 (Argentina, Buenos Aires in prevalenza).

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, i Rocchesi cominciarono ad emigrare massicciamente verso le stesse mete, Francia in testa (Alta Savoia e Francia sudorientale al confine con la Svizzera). Tantissimi, infatti, furono i Rocchesi trasferitisi a Clouses, Marnaz, Bonneville, ma soprattutto a Annemasse, dove negli anni '60 arrivarono un centinaio di Rocchesi tutti imparentati tra loro e di cognome Della Gioia. Ottima fu l'integrazione degli emigrati nell'Alta Savoia, dove gli artigiani del legno e della pietra seppero riconvertirsi in costruttori edili, divenendo ben presto i più ricercati ed entrando anche a far parte dell'amministrazione locale.

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