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Nel periodo successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, molti Torellesi lasciarono il borgo natio per cercare fortuna altrove, sia all'estero (Francia, Svizzera, Germania, Stati Uniti ed America Latina), che in altre zone d'Italia (Montopoli in Val d'Arno, Toscana).
Oggi, i Torellesi all'estero sono più dei Torellesi rimasti a Torella. Ovviamente, non tutti, nè i loro discendenti, risultano registrati all'Aire, ove si contano circa 1650 persone.
Nei paesi esteri citati, un polo di attrazione fu Cranves Sales, un paesino di circa 3000 abitanti nell'Alta Savoia francese. Qui, sin dagli anni '50, cominciarono a giungere gruppi di Torellesi, i quali trovarono una buona accoglienza da parte dei locali, grazie alla mentalità cosmopolita dovuta alla notevole vicinanza di Svizzera ed Italia. Il paesino francese basava la sua florida economia su tante piccole e medie imprese artigiane. Fu in tali aziende che i contadini torellesi, delusi dal fallimento della Riforma agraria italiana, andarono a lavorare, contribuendo alla loro crescita e trasformazione.