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Vediamo di comprendere meglio in che cosa consisteva il Ver Sacrum, cioè quale erano le reali finalità che originarono tale pratica, apparentemente religiosa-propiziatoria.
Secondo la tradizione tramandataci dagli antichi scrittori, i popoli di lingua osca migravano lungo l'Apennino durante il Ver Sacrum (Primavera Sacra). E' innegabile la natura religiosa di tali migrazioni stagionali compiute dalle popolazioni Umbro-Sabelliche, come quelle operate dai Sabini e descritte da Strabone, Festo ed altri autori antichi.
Tuttavia, l'aspetto religioso-propiziatorio è la "veste" che cela il reale motivo. Infatti, le popolazioni di cui si discorre erano solite promettere al Dio Marte (Ares), Dio della guerra, "quod natum esset inter Kalendas Martias et pridie Kalendas Maias", cioè, tutto ciò che fosse nato (persone, animali e raccolti) tra l'inizio di marzo e la fine di aprile.
Tale consacrazione a Marte aveva finalità propiziatorie, cioè mirava ad ottenere l'aiuto del Dio per porre fine ad una carestia, ad un'epidemia, ad un evento naturale nefasto, per garantirsi la vittoria di una guerra, per garantirsi un ottimo raccolto nei campi, ecc.. Ottenuto l'auspicato aiuto divino, i nati nel periodo citato, una volta raggiunta l'età adulta, non venivano uccisi (come si faceva in origine), ma abbandonavano le terre natie, migrando in massa alla ricerca di nuove terre fertili, pascoli e boschi, sotto la guida di un animale sacro, stabilendosi dove si fosse fermato l’animale-guida, che a seconda dei casi poteva essere un toro (Pentri), un lupo (Hirpini), un picchio (Piceni).
Da quanto detto, si evince che l'elemento palese, religioso-propiziatorio, celava quello occulto, ma determinante, che costituiva la ragione basilare delle migrazioni: l'accrescimento della consistenza numerica delle tribù Umbro-Sabelliche, che le spingeva alla ricerca di nuove terre e nuove risorse. In più chiari termini, fungendo da istituto riequilibratore tra risorse e popolazione, il Ver Sacrum, aveva non solo una finalità propiziatoria in merito ad eventi specifici, ma anche e forse soprattutto soddisfaceva un'esigenza economica e sociale, risolvere il problema della sovrappolazione con la conquista di nuove terre e nuove risorse.
In aggiunta, è possibile ipotizzare che le migrazioni in occasione del Ver Sacrum fossero legate, in qualche maniera, alla transumanza di greggi e mandrie.