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Come abbiamo già rilevato nella pagina di presentazione di Altavilla
Irpina, alla fine del XIX secolo, precisamente nel 1886, la scoperta di
giacimenti di zolfo trasformò radicalmente questo centro agricolo,
che divenne molto attivo, affiancando alle "cartiere e gualchiere messe
in moto dal fiume", una miniera di zolfo estesa fino al limitrofo Comune
di Tufo. L'estrazione, la lavorazione e la commercializzazione del minerale
divenne così importante per l'economia di Altavilla, da assorbire
ben 588 operai nel 1894 e successivamente fino ad un migliaio. La scoperta
del giacimento venne effettuata da Federico Capone.
Oggi, l'attività estrattiva è chiusa, ed in loco poco meno di dieci operai effettuano solo la lavorazione in superficie di zolfo proveniente dalla Sicilia.
L'impianto di lavorazione, i capannoni, le turbine, la centrale idroelettrica, costituiscono un esempio di archeologia industriale.