Altavilla Irpina
Alla sinistra del fiume Sabato, nella Media Valle del fiume citato, su tre colli, attorniata da boschi e dal verde che caratterizzano l'area fluviale, Altavilla Irpina presenta ordinate campagne coperte prevalentemente da vigneti e noccioleti, ma non mancano cereali ed alberi da frutta. Alla fine del XIX secolo, precisamente nel 1886, la scoperta di giacimenti di zolfo trasformò radicalmente questo centro agricolo, che divenne molto attivo, affiancando alle "cartiere e gualchiere messe in moto dal fiume", una miniera di zolfo estesa fino al limitrofo Comune di Tufo. L'estrazione, la lavorazione e la commercializzazione del minerale divenne così importante per l'economia di Altavilla, da assorbire ben 588 operai nel 1894 e successivamente fino ad un migliaio. Altavilla Irpina diede i natali al Santo Padre Federico Crescitelli, martire della fede cristiana in Cina.
Dati essenziali: a 340 metri s.l.m. ed a 14 chilometri da Avellino, Altavilla Irpina ospita poco più di 4100 Altavillesi, con una tendenza demografica drammaticamente negativa, che le ha fatto perdere quasi il 20% dei residenti nell'ultimo decennio, portando la popolazione molto al di sotto del dato statistico di fine XIX secolo (5207 abitanti). Il Santo Patrono è S. Pellegrino, festeggiato il 24-25 agosto (con sfilata dei Battenti). Altri eventi sono la Madonna di Loreto (Lunedì in Albis), la Fiera di S. Bernardino da Siena (15-16-17 maggio), la Festa di S. Bernardino da Siena (20 maggio), la Festa di S. Antonio da Padova (13 giugno), la Madonna del Carmine (16 luglio), la Festa di S. Alberico Crescitelli (21 luglio), il Palio dell'anguria (18 agosto), con cui si ricorda l'antica Altacauda, la Festa di S. Barbara (9 dicembre). Il mercato si tiene venerdì e domenica. Altavilla Irpina si raggiunge rapidamente percorrendo la Strada Statale 371 o la Strada Statale 88. In alternativa, è possibile servirsi della strada ferrata Avellino-Benevento, scendendo alla stazione di Altavilla Irpina, distante qualche chilometro dal centro del paese.
Oltre che per i folti boschi, i dintorni di Altavilla Irpina, in direzione di Grottolella, si segnalano per la presenza di sorgenti di acqua minerale salina e sorgenti di acqua solforosa, impiegate in passato per bagni per la cura delle malattie cutanee e reumatiche. Sempre in tale zona, si trova il Monte Toro (561 metri s.l.m.), dove sorgeva un insediamento abbandonato durante il Medioevo.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Altavilla, mostra la Torre normanna, residuo dell'antico castrum dell'XI secolo, la Collegiata di S. Pellegrino, Chiesa Madre, oggi denominata Santuario Diocesano, la Collegiata dell'Assunta , anche detta Chiesa della Santissima Annunziata, l'Ex Monastero Verginiano, oggi Casa Comunale, la Cappella di S. Bernardino, la Chiesa della Madonna di Loreto, la Chiesa dei Santi Pietro ed Alberico, l'ex Ospedale di S. Leone, risalente al XIV secolo. Il ricco quadro comprende anche una serie di immagini del vecchio Borgo, il Palazzo Comitale, residenza gentilizia dei feudatari de Capua, il Palazzo Caruso, sede della Biblioteca comunale, altri edifici signorili, il Museo Alberico Crescitelli, il Museo civico, le miniere di zolfo, la galleria di immagini 1 e la galleria di immagini 2.