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Museo Alberico Crescitelli

Il Museo Parrocchiale dedicato a S. Alberico Crescitelli è ubicato nella sua casa natale e venne realizzato dallla Parrocchia Santa Maria Assunta per facilitare la conoscenza delle sue opere.

Quarto di undici figli, nacque ad Altavilla il 30 giugno 1863 e venne battezzato con i nomi di Alberico, Pietro e Pellegrino, il successivo 2 luglio. A 17 anni, entrò nel Seminario dei Santi Pietro e Paolo a Roma, dove si distinse per i brillanti studi ed il comportamento esemplare. Il 4 giugno 1887 venne ordinato sacerdote. Mentre si apprestava a lasciare il paese natio per raggiungere la sede assegnatagli, la Cina, Altavilla Irpina fu colpita da un'epidemia di colera. Alberico rinviò la partenza per accudire i malati. Successivamente, dopo una breve sosta a Roma, lasciò l'Italia il 2 aprile 1888.

In Cina, Padre Alberico profuse tutte le sue energie per la cristianizzazione dei Cinesi. Nel 1900, a seguito di una grave carestia, il goveno imperiale ordinò la distribuzione di razioni di riso nei vari villaggi. Purtroppo, un certo Teng, che odiava i Cristiani e che era incaricato di sovraintendere alla distribuzione delle razioni presso la missione dove operava Padre Alberico, ebbe un comportamento ostile, contro il quale Padre Alberico fu costretto a rivolgersi al Mandarino, che fece porre fine all'ingiustizia. Teng ed i suoi "scagnozzi" non si fecero scappare l'occasione per far pagare al missionario lo "sgarro" fatto loro: con la crisi dell'Impero cinese, si diffusero le sette segrete formate da rivoluzionari e da banditi, come i celebri "Boxers" (Pugni chiusi), che lottavano contro l'Impero e gli stranieri, tra cui i missionari.

Saltando i macabri particolari, la notte del 20 luglio, Padre Alberico venne catturato e torturato atrocemente, fino ad essere decapitato ed il suo corpo dilaniato. La testa ed i tre pezzi in cui era stato ridotto il corpo vennero gettati nel fiume. Stando alle dichiarazioni di un testimone oculare, quando la testa del Padre cadde al suolo, le nubi si aprirono per far posto ad un cerchio pieno di luce da cui si originavano del fasci di luce diretti sul corpo del martire. Vani furono i tentativi degli assassini di allontanare dalla riva i vari pezzi del corpo utilizzando dei bastoni, visto che "miracolosamente" le parti sembravano attrarsi e ricomporsi. Nella notte, l'ingrossamento delle acque del fiume a seguito di un temporale, fecero scomparire i resti mortali di Padre Alberico.

La Statua eretta in data 21 luglio 2000, in occasione del Primo centenario del martirio di Alberico Crescitelli Le lapidi sulla facciata della casa natale di Alberico Crescitelli, ora adibita a Museo Parrocchiale Padre Alberico Crescitelli, di cui vediamo sulla sinistra la statua sita lungo il Corso di ALtavilla Irpina, venne beatificato dal Papa Pio XIII il 18 febbraio 1951. Il 1 ottobre 2000, in Piazza S. Pietro, avvenne la sua proclamazione a Santo da parte di Papa Giovanni Paolo II.

Sulla parete esterna dell'edificio insistono due lapidi, mostrate dall'ultima immagine, il cui testo è riportato di seguito:

"IN QUESTA CASA NACQUE IL 30.6.1863
IL BEATO ALBERICO CRESCITELLI
MISSIONARIO DEL PONTIFICIO ISTITUTO
MISSIONI ESTERE
MARTIRIZZATO PER LA FEDE IN CINA
IL 21 LUGLIO 1900
BEATIFICATO DA PIO XII
IL 18 FEBBRAIO 1951".

"DA UNA LETTERA DI SANT'ALBERICO CRESCITELLI
"... HO LASCIATO LA MIA PATRIA
PER LA CONVERSIONE DEGLI INFEDELI
E LA SALUTE DELL'ANIMA LORO.
SONO PRONTO A MORIRE.
NON HO PAURA ..."
CANONIZZATO IL 1 OTTOBRE 2000
DAL PAPA GIOVANNI PAOLO II
GLI ALTAVILLESI AL
FIGLIO PREDILETTO
ADDI' 21 LUGLIO 2001".

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