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La cattedrale della Vergine Assunta venne edificata in stile romanico nell'XI secolo, sui ruderi di un tempio pagano anticamente dedicato al Dio Apollo. Nel corso dei secoli ha subito diversi rifacimenti, essendo stata distrutta o gravemente danneggiata da eventi sismici o umani. Rasa al suolo dai Saraceni inviati da Manfredi di Svevia (1255), venne ricostruita dapprima sotto Carlo d'Angiò, successivamente nel 1456. Sulla facciata cinquecentesca son raffigurati due dei Patroni della città, S. Ottone e S. Elziario. La facciata romanica a capanna, realizzata nel corso del XVI secolo, utilizzando blocchi di pietra arenacea verde di Roseto, presenta tre portali. I rosoni sono un'aggiunzione successiva.
All'esterno, la cattedrale si presenta sopraelevata rispetto al livello stradale, a cui è collegata da una scala artistica. All'interno, l'attuale struttura architettonica, in stile barocco a croce latina, si deve alla ristrutturazione successiva al disastroso sisma del 1732, che la sconquassò. Venne ancora ricostruita verso il 1836. La chiesa presenta all'interno tre navate e custodisce molte opere d'arte, alcune delle quali vi mostriamo di seguito e che, comunque, vi consigliamo di vedere dal vivo.
Alla sinistra del portone d'ingresso della Cattedrale dell'Assunta, si trova immediatamente il fonte battesimale in pietra del XVI secolo, precisamente risalente al 1585. Poco più avanti, sempre sullo stesso lato sinistro, giace una vasca battesimale del 1070, sulla quale si trova un'iscrizione latina, di cui forniamo la traduzione:
"QUESTO SACRO FONTE QUI PER LA PRATICA DEL BATTESIMO
A QUESTA SACRA AULA FECE TRASFERIRE
II. VESCOVO MAINARDO NATO A POITIERS
DISCENDENTE DA ILLUSTRI GENITORI
PORTANDOLO DALLA CHIESA DELL'ALMO MARTIRE ERMOLAO
SOCCORRENDOLO L'IMPEGNO PIETOSO DI NOBILI CITTADINI
CHE SOTTOPONENDO IL COLLO SOTTO I GIOGHI QUASI A MO' DI BUOI
TRASCINARONO QUESTO FONTE
SOTTO L'AMORE DELLA NOSTRA (PROTETTR.) MARIA
NELL'ANNO DEL SIGNORE 1070"
Spostandoci sul lato destro della chiesa, nella parte mediana della struttura, si trova un bellissimo pulpito marmoreo del 1615, che presenta una serie di bassorilievi che descrivono la vita di Gesù, ritenuti di scuola beneventana ed attribuiti a Federico Fiorelli. Sullo sfondo, si trova il coro ligneo del XVII secolo, sui quali insistono i dipinti di Saveno Persico del XVIII secolo, raffiguranti gli Apostoli e l'Assunta.
L'ultima immagine mostra la cappella dedicata a S. Ottone, in fondo alla navata destra della cattedrale. Inoltre, nella Tesoreria della Cattedrale, ora Museo degli Argenti, si trovano altre opere, tra cui ricordiamo l'Ostensorio d'argento del Vannini, il reliquario contenente le Sacre Spine della corona di Cristo, donate da Carlo I d'Angiò al Vescovo di Ariano, l'avambraccio di S. Ottone rivestito d'argento. La cattedrale presentava una torre campanaria di 30 metri, crollata a causa di un terremoto.