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Il castello, noto come "Castello ducale", venne edificato dai Longobardi nell'VIII secolo, anche se presenta dei lineamenti tipicamente svevi.
Imponenti sono le possenti mura difensive su cui si staglia l'alta torre quadrata che raggiunge i dodici metri di altezza.
La struttura, eretta nella parte più alta della collina, funse da polo aggregante del borgo medioevale, edificato nell'Alto Medioevo.
Dopo aver varcato il portale, che si vede nell'immagine sulla sinistra, si entra in un primo spazio, che si vede alla fine dell'immagine sulla destra, oltrepassato l'arco.
In tale area sono adagiati due blocchi di pietra con iscrizioni in latino, che potete vedere nella pagina dedicata alle immagini del castello.
Girandosi di 180° rispetto all'ultima immagine, al termine del cortile lastricato, si ammira la bella loggetta rinascimentale con archi a tutto sesto. Osservando bene l'immagine sulla sinistra, si nota al lato delle scale un pozzo, di cui riportiamo un'immagine ingrandita sulla destra, che ancora oggi contiene acqua. Sotto il porticato del cortile ducale vi sono i resti di una cappella.
Il castello funse da dimora di caccia di Federico II di Svevia. Nel castello, nel 1588, il feudatario Giovan Battista Manzo (o Manso), secondo la tradizione, avrebbe ospitato l'amico e poeta Torquato Tasso. La struttura, divenuta residenza gentilizia, ospitò nel XVII secolo anche il primo Duca di Bisaccia, Ascanio Pignatelli. Il castello-palazzo ducale ha formato oggetto di un recente restauro.