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L'immagine si riferisce a quella che un tempo era detta Congrega della Buona Morte e che oggi si chiama Cappella Camuso, più precisamente Cappella Zi Vicienzo Camuso. Il motivo di tale denominazione ci ha alquanto incuriosito, tanto che, imbattutici in alcuni locali, abbiamo chiesto delucidazioni, e questi ci hanno parlato di uno "scheletro" conservato in tale cappella.
Ed infatti, raggiunta e fotografata la struttura, avvicinandoci alla stessa, immediatamente dopo al portale d'ingresso, abbiamo visto sulla sinistra un contenitore con vetro di protezione, all'interno del quale vi è il corpo mummificato di una persona.
Investigando nel paese, per sapere chi mai fosse tale defunto, ci hanno indirizzato ad una assai cortese persona, la quale conosceva bene tutta la storia, in quanto un suo amico era stato protagonista della stessa, che vi riportiamo in breve.
L'amico, ora defunto, che rispondeva al nome di Antonio Nardone, un ingegnere, si recò in Venezuela, non sappiamo per quale ragione.
Nel corso di una seduta spiritica, un medium, di lingua spagnola, improvvisamente incominciò a parlare in dialetto bonitese, e rivolgendosi all'ingegnere, rivelò che in realtà l'entità parlante era quella di Vincenzo Camuso, morto 374 anni prima di quella data (1962).
Egli disse di essere il "Beato da Bonito, 47 grazie tramite Padre Pio", di essere stato astemio ed ostetrico e di essere sepolto sotto la Cappella (infatti in passato era luogo di sepoltura dei defunti). Tale entità pregò l'ingegnere di scrivere una lettera al sindaco del paese, affinchè il suo corpo venisse riportato alla luce e di far scattare una foto per far vedere come stava seduto.
L'ingegnere, interdetto, rimase incredulo e non fece quanto prescrittogli. Nella seduta spiritica successiva, il Camuso, rimproverò l'ingegnere dicendogli che non aveva intenzione di parlare con lui, dato che non aveva fatto quanto richestogli. Ecco allora che l'ingegnere si diede da fare, ed il corpo di Camuso venne effettivamente ritrovato.
Col passare del tempo molti credenti speranzosi di ricevere una grazia, si recarono presso la Cappella.
Tre sono gli episodi che ci sono stati raccontati: nel corso di una delle sedute spiritiche che abbiamo raccontato, una donna che aveva difficoltà a partorire, vi riuscì; durante una trasmissione di Rai 2, dedicata al tema, una ragazza paralitica avrebbe visto il Camuso intimarle di alzarsi e camminare, cosa che fece; infine, un ragazzo malato di tumore di Milano, ma di origini bonitesi, doveva essere operato urgentemente: la mamma si recò presso la cappella chiedendo la grazia, e l'operazione non fu più necessaria, in quanto, il tumore era scomparso.