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Bonito

Bonito visto da Melito vecchio

Bonito visto da Melito vecchio

Sul dorso di un colle ameno ed in aria saluberrima, tra la valle dell'Ufita e quella del Calore, in posizione panoramica davvero suggestiva, Bonito è immerso nel verde di una campagna urbanizzata ed intensamente coltivata, che produce in abbondanza frutta e granaglie, oltre che uva ed olive, da cui si ricavano vino ed olio di buona qualità e, soprattutto, genuini. Non mancano i pascoli, che consentono la produzione di buona carne e salumi, e le sorgenti di acqua minerale. La gastronomia locale celebra la pasta fatta in casa e, particolarmente, i "cicatielli", l'olio di oliva, la "pulea" (erba aromatica). L'artigianato locale, dopo aver patito una profonda crisi all'inizio della seconda metà del XX secolo, sta rivivendo una rifioritura, grazie alla rivisitazione dei tradizionali lavori in ferro, legno e dei laterizi. Celebre è un museo con ricche collezioni ed un Gabinetto di storia naturale con annessa Biblioteca della famiglia Cassitto.

Dati essenziali: a 496 metri s.l.m. ed a 35 chilometri da Avellino, Bonito ospita poco meno di 2600 Bonitesi, con una tendenza demografica abbastanza negativa, che le ha fatto perdere quasi il 7% della popolazione nell'ultimo decennio. Inoltre, notevole è il divario col dato statistico di fine XIX secolo (3842 abitanti). Il Santo Patrono è S. Antonio, festeggiato il 13 giugno. Numerose sono le Feste durante l'arco dell'anno, dedicate a vari Santi o comunque di carattere religioso: S. Bonito (15 gennaio), S. Giuseppe (19 marzo), Processione del Venerdì Santo, Madonna della Valle (Pentecoste), Corpus Domini, S. Antonio (13 giugno), S. Crescenzo (prima domenica di agosto), Madonna della Neve (5 agosto), S. Ciriaco e S. Lucia (7 ed 8 agosto), Assunta (15 agosto), S. Rocco (16 agosto), Madonna dell'Addolorata (penultima domenica di settembre), Immacolata (8 dicembre). Il mercato si tiene il martedì. Bonito si raggiunge percorrendo la SS 90 delle Puglie, deviando in prossimità del paese o utilizzando l'autostrada A16 Napoli-Bari, uscendo al casello di Grottaminarda o a quello di Castel del Lago. In alternativa, si può utilizzare la strada ferrata Benevento-Foggia, scendendo alla stazione di Apice, Comune dirimpettaio nella Provincia di Benevento.

Una passeggiata ossigenante nei pressi di Bonito, immersi nel verde incontaminato ed un'abbeverata presso le sorgenti minerali di Montagosto e di Veticale (dove si trovano dei ruderi di antiche Terme), ritempreranno il corpo e lo spirito.

La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Bonito, ne sottolinea l'origine remota, come dimostrano il ponte romano noto come Ponterotto ed il castello, già longobardo e poi normanno. Molti gli edifici religiosi: la chiesa di S. Giuseppe, unica rimasta delle chiese più antiche, la ricostruita chiesa Madre di S. Maria Assunta, la chiesa di S. Antonio ed il contiguo Convento di S. Antonio, la Cappella Camuso. Altro elemento architettonico non recente è la Croce in pietra risalente al 1798. Le tradizioni locali sono ricordate presso il Museo della Civiltà contadina. Nella Località Morroni, si trovano il Santuario della Madonna Neve e la Torre Maluocchi. Chi non fosse pago della visita guidata, troverà altre interessanti fotografie di Bonito nell'ambito della galleria di immagini