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Davvero spettacolare è la visione del paese, a cui si riferisce l'immagine sulla sinistra, dominato dal castello "inchiodato" sulla roccia, che sovrasta il borgo antico, a cui si accedeva attraversando la porta che si vede nell'immagine sulla destra.
In una vasta e ridente vallata, delimitata ad oriente dal Monte Marzano (1530 metri s.l.m.) e ad occidente dal Monte Boschetiello (1575 metri s.l.m.), Quaglietta, un tempo Comune autonomo (1067 abitanti alla fine del XIX secolo), oggi ridotta al rango di frazione (forse 500 abitanti) di Calabritto, si caratterizza per il territorio argilloso. Tuttavia, la presenza di corsi d'acqua (fiume Sele e torrente Senerchiella, un tempo "dovizioso di trote ricercate") consente la produzione di squisita frutta, cereali, olio, vino di ottima qualità e legumi, un tempo oggetto di esportazione.
L'immagine sulla sinistra mostra la piccola Chiesa dedicata a San Rocco, nei pressi della piazza centrale e non lontana dal borgo medioevale e dal castello.
Il portale d'ingresso in pietra della chiesetta, a cui si riferisce l'immagine sulla destra, porta incisa la data del 1713.
L'ultima immagine mostra la facciata della Chiesa del Carmine, affiancata da un imponente torre campanaria.
Tra i feudatari di Quaglietta si ricordano i Rossi da Gesualdo, i Marchesi di Santa Lucia, i Salernitani De Vicariis, ed infine, ancora da Salerno, i Baroni del Plato, proprietari di vastissimi possedimenti, frazionati poi tra tanti eredi.