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Le sorgenti del fiume Sele erano già note ai Romani che le chiamavano "Silarus". Il borgo che, durante il Medioevo, gradualmente, si andò aggregando attorno al castello, ne derivò perciò il nome.
La struttura difensiva, ubicata in località Oppido e risalente all'XI
secolo, doveva essere già in precarie condizioni dopo qualche tempo,
verso il XIV secolo, quando era di proprietà dei Bellini, nonostante
pregressi rifacimenti normanni ed angioini, Successivamente, il castello
andò ai feudatari Balbani, ai Manzella (o Manzelli), ai Principi
di Rota Lorghi, ed, infine, a Jacopo Sannazzaro, che lo ricevè in
dono dagli Aragonesi, una cui rampolla, Margherita d'Aragona, ebbe qui celebrato
il suo sfarzoso matrimonio.
Il tremendo terremoto del 1694, che provocò la morte di 40 persone, il ferimento di 60 ed il crollo di 150 case, inferse notevoli danni al castello, che collassò in parte. I successivi terremoti completarono l'opera di demolizione del castello, di cui oggi restano solo pochi trascurati anonimi ruderi.