Castel Baronia
In cima ad una collina nella Valle dell'Ufita, inscastonata in uno splendido paesaggio verdeggiante, che invita ad effettuare escursioni ossigenanti, Castel Baronia è un tranquillo e bel paesino, ricco di storia, a vocazione agricola, grazie alla fertilità del suolo (ottimo olio oliva), pastorale ed artigianale (lavorazione tradizionale di pietra e ferro battuto). Forniva buoni redditi alla popolazione, ma è purtroppo scomparsa, la lavorazione artigianale del corno animale, da cui si ottenevano pettini, bottoni, manici di coltello, fermagli per capelli. Come conseguenza, la mancata commercializzazione di tali articoli, è di conseguenza scomparso il "Ciaschino", il linguaggio convenzionale utilizzato nei secoli andati dai mercanti locali di tali prodotti artigianali derivanti dalla lavorazione del corno animale. Anche la tessitura dei panni era un'attività che rendeva famosa i Castellesi, o Ciaschini. Castel Baronia è uno dei tanti comuni irpini letteralmente dissanguato dall'emigrazione.
Dati essenziali: con una superficie di 15 kmq, a 640 metri s.l.m. ed a 59 chilometri da Avellino, Castel Baronia ospita poco più di 1200 Ciaschini, detti meno propriamente anche Castellesi, con un andamento demografico, solo negli ultimi tempi, lievemente negativo. Il Santo Patrono è S. Maria, festeggiata il 2 febbraio. Diverse altre festività allietano la vita di questo borgo, a cui, di estate, partecipano volentieri i tantissimi emigrati che fanno ritorno al natio paesello per trascorrervi le vacanze. Ricordiamo la Festa della Candelora, che prevede l'accensione di un grande falò (2 febbraio), il Falò di S. Giuseppe (19 marzo), la Festa di S. Antonio (13 giugno), la Festa e Fiera di S. Anna (26 luglio). Il mercato si tiene il venerdì. Per raggiungere Castel Baronia vi sono due alternative: una più breve ma con percorso più accidentato, percorrendo l'autostrada Napoli-Bari, uscendo al casello di Vallata, una più lunga ma più scorrevole uscendo al casello di Grottaminarda ed imboccando la SS 91.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Castel Baronia, dopo averne ricordato l'importanza anche archeologica, passa in rassegna i vari edifici religiosi, partendo, ovviamente, dalla chiesa S. Maria Fratte, passando poi alla chiesa S. Spirito, alla chiesa S. Euplio, al convento Benedettino di S. Giovanni in Valle, alla congrega del Purgatorio. Successivamente, vengono mostrate le immagini degli edifici signorili, la fontana-lavatoio che si trova all'ingresso del paese. Completano il quadro, le gallerie di immagini (1) e (2).