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Ai piedi della collina di S. Nicola, in ambiente rurale, si trova un piccolo edificio religioso di antiche origini, dedicato a S. Giovanni de Celsis.
Da un documento dell'ottobre 1293 risulta che il Re Carlo II d'Angio, trasferì la proprietà della Chiesa ad un tale Giovannetto, suo servitore durante la detenzione in Sicilia e che fedelmente, una volta che il Re ebbe riacquistato la libertà, si era recato con lui a Napoli. Successivamente, la proprietà andò ai feudatari Principi Caracciolo, che poi la vendettero unitamente al terreno circostante.
Verso la metà del XIX secolo, l'edificio era ormai totalmente diruto, tanto da essere interdetto, anche se venne riconsacrato nel 1856, come si legge in un atto della Principale Corte dello Stato di Forino.
Oggi, la struttura è in degrado e funge da deposito dei proprietari del terreno su cui insiste.