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Castello

Il castello di Lacedonia, un palazzo fortificato. Nell'immagine, al lato del palazzo, si nota una torre difensiva Il lato del castello di Lacedonia che sporge sulla piazza Francesco De Sanctis Ad un lato della piazza centrale di Lacedonia si trova un castello, o meglio un palazzo-fortezza, noto come castello di Pappacota, in quanto fatto edificare nel 1500-1501 da Ferdinando Pappacota, divenuto, nel 1496, feudatario di Lacedonia, per investitura del Re di Napoli, Federico D'Aragona. La costruzione si trovava ad ovest rispetto al borgo allora esistente, fuori di questo.

Il castello fu residenza gentilizia (vi visse il feudatario Ferdinando, che vi morì con la moglie Cornelia D'Accio), sia pur fortificata, e venne detto "Castello Nuovo", per distinguerlo dal più antico, quello degli Orsini. Le originarie caratteristiche di luogo fortificato risaltavano oltre, che dalle tre torri, da numerosi elementi architettonici: fossati, feritoie, merlature, bocche per cannoni, camminatura di ronda, passaggi sotterranei.

Una delle torri del castello di Lacedonia. Si tratterebbe, stando a quanto ci hanno detto dei Lacedonesi, della torre principale del castello su cui si trovava l'ingresso principale L'odierna struttura mantiene dell'originaria, una sola delle torri e parte del corpo di fabbrica, visto che i terremoti che si sono succeduti nei secoli, le arrecarono danni consistenti. I restauri ne modificarono in parte l'originaria configurazione, mantenendone, per fortuna, inalterati i merli della torre sul lato Sud, diverse feritoie e l'antico pozzo.

Estintasi la famiglia feudataria dei Pappacoda, il feudo di Lacedonia (ed il castello) andò in eredità ad una suora del Monastero di Pietrasanta in Napoli, che lo vendette (con i feudi di Rocchetta S. Antonio e Candela) ad Andrea Doria Panfili, Principe di Genova, nel 1700 circa.

Una volta aboliti i diritti feudali (1806), il castello fu comprato dalla famiglia Onorato e venne censito nel catasto urbano. La struttura fu abitata fino alla metà del XIX secolo.

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