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Chiesa S. Caterina

La chiesa Madre di S. Caterina Iscrizione in latino che ricorda la ricostruzione della chiesa nel 1912 La chiesa Madre, originariamente una chiesetta edificata nel XV-XVI secolo, venne restaurata nel XVII secolo.

Tuttavia, l'attuale aspetto si deve alla ricostruzione avvenuta all'inizio del XX secolo, precisamente nel 1912, come lascia intuire l'iscrizione latina nello stemmetto riportato nella seconda immagine:
"D.O.M.
DIVAEQUE CATHARINAE
V. 8. M.
CLERUS POPOLUSQUE
A.D.
MDCCCXCII".

Dopo il tremendo sisma del 1980, che le causò danni rilevanti, venne sottoposta ad un profondo lavoro di ristrutturazione ed inaugurata dopo otto anni. Osservando la struttura, non si può fare a meno di notare la notevole somiglianza architetturale col Duomo del Capoluogo, Avellino.

La torre campanaria, a tre livelli e con orologio, della chiesa Madre di S. Caterina La facciata è arricchita da un bel portale in pietra e da un imponente campanile, a tre corpi concentrici di forma quadrata, con orologio, che si vede nella terza immagine.

All'interno della struttura, che presenta tre navate, oltre al notevole Coro, con 12 posti, che presenta due tronconi laterali in legno lavorato, si segnalano alcune tele di Domenico Celentano ed il quadro del Martirio di S. Caterina, presumibilmente del XVI secolo, ubicato nella navata destra.

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