Lapio
All'aria buona di collina, in posizione di dominio sulla media Valle del Calore, ad oriente del fiume da cui dista un chilometro, Lapio è incastonato in un paesaggio da "agriturismo", tra fertili campi coltivati a vigneti ed ulivi, da cui si ricavano ottimi vini (Fiano D.O.C.G., Taurasi D.O.C.G., Aglianico-Barbera-Sangiovese) ed olii da frantoio. Le attività agricole, che forniscono anche patate, nocciole, castagne, cereali, frutta, ortaggi, quelle pastorali e quelle artigianali legate allo sfruttamento del legno di castagno ed ad attività imprenditoriali (fabbricazione di albums fotografici e valigette), occupano diversa parte della popolazione. La particolarità del paesaggio e delle attività connesse, la cucina tipica locale (fusilli e mogliatielli, cecatielli, menesta mmaritata, pizza e 'menesta, zuppa 'e puorco, struffoli, zeppole) potrebbe favorire, appunto, la nascita di operatori agrituristici. In passato, numerosi erano i mulini (oggi del tutto spariti), e non mancavano le fabbriche di spiriti, di armi ed il commercio di legname di castagno.
Dati essenziali: tra i 480 ed i 505 metri s.l.m. ed a 19 chilometri da Avellino, Lapio ospita circa 1750 Lapiani, con un andamento demografico negativo, che lo ha portato ben al di sotto della soglia di fine XIX secolo (quando gli abitanti erano 2469). Il Santo Patrono è S. Pietro Martire da Verona, che si festeggia il 29 aprile. Nei secoli precedenti Patroni furono prima S.Vito e, poi, S. Pietro Martire. Altri eventi, sia civili che religiosi, sono:
- Nel periodo pasquale, durante la celebrazione del Venerdì Santo, si svolge una manifestazione, le "Tavolate", durante la quale vengono esposte al pubblico le statue di cartepesta di autore ignoto risalenti al XVIII secolo, che si riferiscono alla Passione e Morte di Gesù Cristo, conservate nella chiesa di S. Maria della Neve, un tempo cappella privata dei feudatari Filangieri. L'evento attira un numero crescente di visitatori.
- S. Rita da Cascia (22 maggio), con lo svolgimento di una sagra dedicata ai fusilli e mogliatielli;
- Madonna delle Grazie (2 luglio);
- Madonna della Neve, S. Antonio, Madona dell'Assunta, Madonna di Loreto (dal 5 al 15 agosto), con spettacoli serali, concerti bandistici, rappresentazioni teatrali e gastronomia locale;
- Madonna di Montevergine (8 settembre), festeggiata nella frazione Arianiello;
- S. Michele (29 settembre).
Il mercato settimanale si tiene la domenica, a cui si affiancano il 13 giugno ed il 5 agosto, una fiera ed un mercato a livello provinciale, un tempo frequentatissimi, detti di Sant'Antonio. Lapio si raggiunge percorrendo la SS 400. A poco più di due chilometri dall'abitato c'è la stazione ferroviaria lungo la linea Avellino-Rocchetta S. Antonio.
La biblioteca comunale si trova in Piazza S. Antonio (tel. 0825-982005).
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Lapio, sottolinea il ruolo svolto dalla famiglia feudataria proprietaria del castello-palazzo Filangieri . Numerosi e belli sono gli edifici religiosi: la chiesa di S. Maria Neve, cappella privata dei feudatari Filangieri, la chiesa di S. Caterina, la chiesa di S. Giuseppe, la chiesa del Carmine ed altre chiese. Interessante, anche se purtroppo in stato di rovina, è il l'ex-Covento di S. Maria degli Angeli. La visita guidata si conclude ricordando che Lapio è la patria del vino Fiano e con una galleria di immagini.