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Nel territorio di questa frazione di Montoro Inferiore, si svolsero, nel VI secolo, i sanguinosi scontri tra Goti e Bizantini, i quali ultimi la chiamarono "Platea pendula", Grande piazza e che fissarono i loro accampamento nel sito ancora oggi denominato "Campo dei Greci" (i Goti si fermarono nell'attuale territorio di S. Severino).
La presenza romana ha lasciato notevoli testimonianze, come i ruderi dell'Acquedotto impropriamente detto "Claudio", come già abbiamo spiegato trattando della storia di Forino.
Il territorio di Piazza di Pandola, diviso tra Montoro e Mercato S. Severino, nel 1816, venne fatto tutto confluire in Montoro. La pregressa separazione ebbe riflessi anche religiosi, visto che mentre quelli già Montoresi erano soggetti alla Parrocchia di S. Bartolomeo, quelli facenti capo a S. Severino rientravano nella giurisdizione ecclesiastica della Chiesa Parrocchiale di S. Vito. Tutto ciò fino al 1730, quando a causa del deperimento della Chiesa di S. Vito, prima della riunione "civile", venne operata quella "religiosa", sottoponendo tutta Piazza di Pandola alla Chiesa Parrocchiale di S. Maria di Costantinopoli, che venne elevata a Parrocchiale.
Da segnalare anche alcuni edifici gentilizi risalenti al XVIII secolo, come il Palazzo Ascolese e quello Del Pozzo (1720), caratterizzato da un bellissimo portale, a cui si riferisce l'immagine sulla destra.