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Lungo Corso Umberto I, nelle immediate adiacenze della Cattedrale, ci si imbatte in una chiesetta dalla semplice facciata in stile neoclassico, con il portale sovradimensionato rispetto alla limitatezza delle dimensioni della struttura.
L'edificio, intitolato a S. Rocco, originariamente era invece dedicato a S. Chiara e nei suoi pressi c'era un convento di suore Clarisse. La tremenda peste del 1656, che decimò la popolazione, fu particolarmente malvagia col convento, visto che uccise tutte le monache, salvo una, che si salvò invocando la protezione di S. Rocco, il che spiega l'attuale denominazione.
Col passare del tempo, la struttura venne abbandonata, finendo per essere utilizzata occasionalmente solo quale sala mortuaria. L'unico giorno di apertura sistematica rimase il giorno del Venerdì Santo, quando per svolgere la processione, venivano utilizzate le statue di Gesù morto e della Vergine addolorata ivi custodite.
L'edificio, oggi sconsacrato, venne ristrutturato e consolidato dai volontari della locale Confraternita della Misericordia dopo il terremoto del 1980, che lo hanno eletta a loro sede. Uno di loro, un signore sulla sessantina, molto cortese e preparato, ci ha fornito utili informazioni sui monumenti e palazzi nobiliari di Nusco. Non conoscendone il nome, qui lo ringraziamo, augurandoci di incontrarlo nuovamente durante la nostra prossima visita a Nusco.