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I dati più remoti circa la religione cristiana a Rocca San Felice si leggono nelle pergamene del 1125 e del 1133 relativa alla donazione di alcune terre a S. Guglielmo. Al 1197 risale una bolla di Papa Celestino III che conferma le donazioni di San Cesario e di San Nicola in Rocca San Felice. L'edificazione della chiesa di S. Maria Maggiore, chiesa Madre di Rocca San Felice, dovrebbe risalire a quel tempo, cioè al XII secolo. Nel 1555 la chiesa di S. Maria Maggiore ebbe il decreto di fondazione della confraternita del SS. Corpo di Cristo, con una pergamena sottoscritta dal cardinale Michele Saraceno. L'edificio religioso venne ricostruito nel 1728 e restaurato nel 1951.
L'attuale struttura della chiesa e dell'imponente campanile (immagine sulla sinistra) che l'affianca sono recenti, visto che il tremendo terremoto del 23 novembre 1980 li atterrò quasi interamente entrambi. Vennero quasi completamente riedificati, mantenendo l'uso esterno della muratura in pietra locale. La riapertura al culto avvenne il 4 agosto 1991.
All'interno, sono custodite diverse opere d'arte tra cui una tela di scuola napoletana del XVII secolo raffigurante la Vergine col Bambin Gesù, l'altare in stucco policromo in stile barocco risalente al 1724 realizzato da Filippo Rossi di Carife, un crocifisso ligneo dello stesso XVIII secolo.
La chiesa di S. Maria Maggiore si trova a quasi a ridosso della centrale Piazza S. Felice ed è dominata dal castello medioevale.