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Pur presentando linee architettoniche del XVI secolo, l'Episcopio venne edificato qualche secolo prima con funzione di fortilizio difensivo e fu sede degli Arcivescovi di Conza.
Tra il XVII ed il XVIII secolo la struttura venne ampliata, utilizzando materiale tratto dai ruderi del castello.
Dell'originaria struttura residuano la piccola torre circolare, che si vede sulla sinistra della prima immagine, seminascosta tra gli alberelli, un bel cortile interno, gli spazi verdi, di cui una parte sono mostrati dalla seconda immagine ed il portale d'ingresso in pietra.
A seguito del terremoto del 23 novembre 1980 si resero necessari dei lavori di quasi integrale ricostruzione e restauro.
Nonostante l'ottimo lavoro effettuato, dei segni del terremoto dovrebbero essere rimasti, visto che l'iscrizione in latino che si trova tra il notevole portale d'ingresso in pietra del XVII secolo e lo stemma arcivescovile in pietra (XVII secolo), presenta una netta spaccatura.
Su tale lapide si legge:
"AEDES ??LABENTIBVS AQVIS
PAENE QVASSATAS
MICH. ARCHANGELVS LVPOLI
COMPSANORVM ARCHIEPISCOPVS
FOSSA SILICE STRATA
RIVOQ SVBTERRANEO AD VIAM PVB. DEDVCTO
EX ITEGRO REPARAVIT AN. MDCCCXX".