Sant'Andrea di Conza
Baluardo dell'Irpinia, ultimo Comune prima (politicamente) della Lucania, in un'area di elevata bellezza paesaggistica ed ambientale, ai piedi del Monte Serro La Serpa, alla destra della Valle dell'Ofanto, Sant'Andrea di Conza, è un attivo paese irpino, che all'agricoltura (cereali, frutta ed uve squisite), affianca una notevole tradizione artigianale, la cui fama ha travalicato in confini nazionali, soprattutto per quanto riguarda il ferro battuto, con valenti artisti, ma anche la lavorazione della pietra ed il ricamo. Vivace è il commercio. Le nuove generazioni, a differenza di quanto accade in altri luoghi, sono particolarmente legate alle tradizioni popolari locali, che cercano di apprendere, promuovere e tramandare.
Dati essenziali: a 665 metri s.l.m. ed a 71 chilometri da Avellino, Sant'Andrea di Conza ospita poco meno di 2000 Santandreani, con una tendenza demografica negativa, che ha ridotto i residenti di poco più del 5% nell'ultimo decennio. La popolazione è inferiore al dato statistico di fine XIX secolo (2390 abitanti). Il Santo Patrono è S. Andrea Apostolo, festeggiato il 30 settembre ed il 5 agosto. Tra gli altri eventi ve ne sono alcuni particolarmente significativi dal punto di vista religioso o delle tradizioni popolari. A tal riguardo, si segnala, innanzitutto, il "Rito delle Maggiaiole", che come lascia intendere la denominazione, ha luogo a maggio (ultimo sabato). In tale data, le ragazze "in età da marito" di S. Andrea si recano al Santuario della "Gaggia" a Conza, coperte dal tradizionale velo bianco su cui é attaccata dell'uva, presumibilmente in relazione a richiami antichi attinenti al rapporto tra i due sessi. Altro rilevante evento, religioso questa volta, è la "Processione dei Misteri" durante la Settimana Santa, che vede le donne vestite a lutto piangere la morte di Gesù. Altri eventi da segnalare sono la Festa dell'lncoronata o Immacolata (ultimo sabato aprile), la festa della Madonna del Carmine (16 luglio), la Festa di S. Emiddio (30 agosto), la Rassegna ricreativa-culturale nell'Episcopio (teatro, musica e folklore), la Rassegna teatro-Festa padronale (23-25 agosto), la Rassegna teatro (dicembre). Il mercato si tiene qundicinalmente, di martedì, dopo la prima e la terza domenica del mese. Sant'Andrea di Conza si raggiunge da Avellino percorrendo la Strada Statale Ofantina, operando una piccola deviazione molto prima di raggiungere Calitri. In merito all'alternativa rappresentata dalla linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio, occorre ricordare che trattasi di un ramo secco delle Ferrovie dello Stato, ora Trenitalia S.p.A..
Gli amanti delle escursioni, del paesaggio, dell'ambiente hanno come tappa obbligata Sant'Andrea di Conza, situata in una delle più interessanti aree dell'Appennino meridionale e che lo rende, potenzialmente, una ottima destinazione turistica. Si suggeriscono escursioni nella zona fluviale dell'Ofanto e verso la Cresta Cesina (1000 metri).
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Sant'Andrea di Conza, mostra l'Episcopio, la Chiesa Madre di S. Domenico, il Seminario, che ha annessa la Chiesa di S. Michele, i ruderi della Chiesa di S. Maria della Consolazione, che aveva annesso il Convento francescano e le altre Chiese. Il quadro è completato dall'Arco della Terra, dalla Croce, dalla Fontana, dalla galleria di immagini 1 e dalla galleria di immagini 2.