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L'Abbazia di S. Guglielmo al Goleto (tel. 0827-24432), o più semplicemente l'Abbazia del Goleto, si trova fuori del circuito urbano su di un colle in posizione di dominio della Valle dell'Ofanto. Costituisce un vero gioiello dell'architettura religiosa dell'Irpinia, in cui arte, religione e storia si fondono meravigliosamente.
Il complesso religioso, fondato da S. Guglielmo da Vercelli nel 1133, visse il periodo di massimo splendore da quella data fino a tutto il XIV secolo. La struttura complessiva comprendeva un doppio monastero, due chiostri, una chiesa superiore, una chiesa inferiore, un casale ed un cimitero. Nel 1505, si ebbe l'annessione all'Abbazia di Montevergine. La soppressione giunse nel 1807.
Se immutato resta il fascino esercitato dal complesso religioso, di cui abbiamo predisposto una galleria di immagini, tuttavia, l'integrità non è stata preservata: oggi, infatti, si possono ammirare solo l'ingresso a tre archi, il portale in pietra, resti dei tre altari marmorei e delle alte cortine murarie stuccate. Incantevole è il Chiostro, interamente in pietra, con archi e spazi interni, il Giardino interno con la Torre Febronia, eretta nel 1252 su ordine dell'omonima Badessa.
L'Abbazia viene gestita dalla Comunità dei Piccoli Fratelli di Charles Foucault, monaco del Sahara spagnolo (attualmente occupato illegittimamente dal Marocco che lotta contro il Fronte Polisario che ne reclama l'indipendenza).
Nella sezione dell'Abbazia che è stata ripristinata si svolgono eventi culturali e musicali di rilievo.