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I Solofrani vanno fieri della Collegiata di S. Michele Arcangelo, la cui struttura originaria vanterebbe origini assai antiche, forse risalenti al X secolo, anche se sul portale d'ingresso in pietra si legge solo "VNIVERSITAS AD 1614". L'edificio attuate, tuttavia, è assai più recente, risalendo al XVI secolo, anche se restaurato nel 1750.
La graziosa facciata barocca presenta, sopra il bel portale centrale, la veneratissima statua di San Michele Arcangelo. Imponente è il campanile, come si vede nell'immagine sulla destra.
All'interno, a croce latina e tre ampie navate, spiccano l'altare maggiore, formato da marmi intarsiati, il pavimento in marmo, lo splendido soffitto ligneo a cassettoni ed affreschi del Guarini relativi al Vecchio ed al Nuovo Testamento, questi ultimi compresi in un secondo cassettonato, ubicato tra l'abside e la navata centrale. Notevoli sono la galleria dell'organo (fine XVI secolo) ed il Pulpito, anche se probabilmente sono eccessivamente vistosi. Inoltre, l'organo ci è sembrato ubicato in posizione anomala. Numerose altre opere d'arte fanno della Collegiata di S. Michele Arcangelo un vero e proprio museo. Ci limitiamo a ricordare le tele del XVIII secolo di Giovan Battista de Mari, di Giovanni Guarini, di Francesco Guarini, del Solimene, la tela relativa all'Incoronazione della Vergine Maria realizzata da Bernardo Lama verso la fine del XVI secolo, diverse sculture, tra cui spicca il S. Michele, opera di Pietro Alamanno.