Solofra
Al principio di un'amena vallata, lungo le pendici dei Monti Picentini, col territorio comunale delimitato dalle vette di diverse montagne, Solofra, un tempo celebre per il verde delle sue campagne ed i prodotti della sua agricoltura (frutta, cereali, vino, olio), col passare del tempo, è divenuta sinonimo di lavorazione delle pelli, vista l'enorme crescita del polo conciario solofrano, uno dei distretti industriali più famosi (ed inquinati!!) del mondo (pellami e confezioni in pelle), situato essenzialmente nella porzione inferiore del territorio comunale. La concia delle pelli, di antica tradizione, ha trasformato Solofra in un centro imprenditoriale assai dinamico e moderno, attraendo una massa crescente di Cinesi e Marocchini. Solofra è anche uno dei più popolosi Comuni dell'Irpinia, presenta ampie strade, belle chiese, palazzi gentilizi e fontane. Inoltre, buona è la dotazione di strutture ricettive e ricreative. Alla dominazione longobarda é legata l'arte dei "Battiloro", gli artigiani che riducevano l'oro in lamine sottilissime, tradizione poi estesa alla lavorazione dell'argento, per cui si parlò anche di "Battiargento", nel XVII secolo. L'attuale territorio di Solofra comprende anche Sant'Agata di Sotto, un tempo Comune autonomo dell'Irpinia.
Dati essenziali: a 400 metri s.l.m. ed a 15 chilometri da Avellino, Solofra ospita quasi 12000 Solofrani, con un andamento demografico positivo, che ha fatto crescere i residenti dell'8% nell'ultimo decennio, facendo quasi raddoppiare la popolazione rispetto al dato statistico di fine XIX secolo (6046 abitanti). Il Santo Patrono è S. Michele Arcangelo, festeggiato l'8 maggio. Altri eventi da ricordare sono il Giugno solofrano e la Festa di S. Antonio (luglio). Il mercato si tiene il sabato. Solofra si raggiunge percorrendo la Superstrada Avellino-Salerno. In alternativa, è possibile utilizzare la linea ferroviaria Avellino-Mercato San Severino (la stazione di Solofra è ubicata in posizione centrale, nei pressi del nuovo ospedale e della Chiesa di S. Giuliano).
Fino a qualche decennio fa, chi percorreva la Superstrada Avellino-Salerno in prossimità del casello di Solofra, godeva di una fantastica vista su entrambi i lati della carreggiata, costituita da campi intensamente coltivati e verdi montagne. Oggi, purtroppo, i campi coltivati sono scomparsi, ed al loro posto sono sorte tantissime fabbriche per la lavorazione delle pelli. L'aria salubre e l'acqua trasparente dei torrenti sono solo un piacevole ricordo, visto che l'industrializzazione selvaggia ha reso l'aria di pessima qualità (ed in alcune zone difficilmente respirabile) e l'acqua inquinata. Per fortuna, allontanandosi dal centro urbano e dall'area industriale, è ancora possibile godere di siti naturalistici ancora integri, soprattutto spostandosi in direzione del Serinese e verso il confine con la Provincia di Salerno. Portandosi in collina, o meglio ancora in montagna, tra il verde ancora incontaminato, è possibile godere di vasti panorami, sia verso il Tirreno che verso le montagne dell'Irpinia. Le vette di diverse montagne delimitano il territorio comunale: il Monte Garofano (1511 metri s.l.m.), il Monte Faito (1303 metri s.l.m.), il Monte Vellizzano (1040 metri s.l.m.), il Monte Faggeto, il Monte Pergola (848 metri s.l.m.), il Monte o Pizzo San Michele (1564 metri s.l.m.), quest'ultimo accessibile dal centro di Solofra seguendo una stradina immersa nel verde. Ulteriore possibilità escursionistica è offerta dalla strada che collega Solofra a Serino.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Solofra, mostra la Collegiata di S. Michele Arcangelo, il Convento di S. Chiara, la Chiesa di S. Giuliano, che accoglie il visitatore al suo ingresso nel paese, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di S. Rocco, la Chiesa di S. Teresa, assai caratteristica, la Chiesa di S. Francesco, dal cui Belvedere si gode un fantastico panorama, la Chiesa dell'Ascensione, altrimenti detta di S. Antonio, la Ex Chiesa di S. Antuono ed, infine, le altre Chiese. Il Palazzo Orsini spicca tra gli Edifici signorili. Concludono il quadro, una bella Fontana, Sant'Agata di Sotto, un tempo Comune autonomo dell'Irpinia ed oggi frazione di Solofra ed una Galleria di immagini.