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Castello

Le mura, purtroppo, cementificate, del castello di Teora Il sentiero sul sito dove insisteva il castello di Teora Sul punto più alto del colle su cui era adagiata la medioevale Teora, sorgeva il Castello, di cui oggi non resta più alcuna traccia visibile, visto che le mura che si vedono nell'immagine sulla sinistra sono state "sventuratamente" cementificate, presumiamo per motivi di sicurezza, onde evitarne il cedimento strutturale. Pertanto, il sentiero che si vede nell'immagine sulla destra copre una parte del sito originariamente occupato dal Castello, sulla cui area, "clamorosamente", dopo il tremendo terremoto del 1980, vennero edificati quattro edifici moderni.

Se, da un lato, non è noto quando il castello di Teora fu costruito, è assai probabile che la sua edificazione sia avvenuta durante la dominazione normanna, visto che nel 1076 il Roberto il Guiscardo conquistò Conza, prendendo possesso di tutti i beni a tale feudo afferenti, tra cui sicuramente anche Teora ed il suo Castello. Del resto, sia dal Catalogo dei Baroni, predisposto in epoca normanna verso la metà del XII secolo, che dai successivi Registri della Cancelleria Angioina, si ha notizia del Castello di Teora, indicato nei Registri citati come "castrum Tegore".

In merito alla conformazione della struttura difensiva, non ci risulta si abbia notizia di quella originaria normanna, mentre quella relativa all'epoca angioina-aragonese venne mostrata da una stampa del Pacichelli di inizio XVIII secolo, dove si vede un notevole castello corredato da due torrioni cilindrici.

L'unica torre residua fu fatta demolire dall'ultimo Principe Mirelli-Carafa. A riguardo, un testo di fine XIX secolo recitava: "notevole un palazzo con un'antica torre rotonda, a cui furono aggiunti ai dì nostri varii moderni edifizi". Infatti, quel poco che restava del Castello fu assorbito dalle costruzioni realizzate a partire dalla fine del XIX secolo attorno alla Piazza Castello, di cui solo il nome ricorda l'antica destinazione.

A seguito del terremoto del 1980, delle escavazioni posero in evidenza le fondamenta del Castello.

L'unico elemento architettonico rimasto era l'arco d'ingresso, al momento "smontato" ed in attesa di essere ricollocato in prossimità della sua sede originaria.

Infine, facciamo notare che secondo la tradizione, il Castello-Palazzo Baronale avrebbe ospitato Federico II di Svevia e Papa Urbano II. Tuttavia, non vi è alcuna prova documentale.

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