Avella
In felice posizione, al termine della valle creata dal Torrente Lagno, l'antico Clanium (Clanio), sul declivio di un colle attorniato da colline e montagne del Massiccio del Partenio, Avella ha il fertilissimo territorio comunale coperto da cereali, noccioleti da cui si ricavano nocciole prelibate, vigneti da cui si ottiene dell'ottimo vino, uliveti, e frutteti. Laddove il suolo non è destinato alle coltivazioni agricole, vi sono ubertosi pascoli (salami, latticini e ricotte rinomate) o boschi (legname e miele di ottima qualità).
Dati essenziali: a 207 metri s.l.m. ed a 21 chilometri da Avellino, Avella ospita 7677 Avellani, con una tendenza demografica nettamente accrescitiva, che ha incrementato i residenti di quasi l'8% nell'ultimo decennio. La popolazione è raddoppiata, se confrontata con quella residente alla fine del XIX secolo (3745 abitanti). Il Santo Patrono è S. Sebastiano, festeggiato il 20 gennaio, durante la quale si può assistere alla "Festa del Maio". Altri eventi sono il Carnevale avellano, l'Estate avellana (luglio-agosto), la Sfilata dei Battenti (25 agosto), la Festa della Madonna delle Grazie (8 settembre), la Sagra del cinghiale (ultima domenica settembre). Avella si può raggiungere facilmente con la Strada Statale 7 bis (che è la vecchia Strada Nazionale delle Puglie) o l'Autostrada A16 Napoli-Bari, uscendo al casello di Baiano (o anche Nola). E' possibile utilizzare i treni della Circumvesuviana, scendendo alla stazione di Avella-Sperone, che però proviene da Napoli e non dal Capoluogo Avellino.
Il vasto territorio comunale avellano è ricco di vegetazione, prestandosi così ottimamente ad escursioni ossigenanti, godendo di aria salubre ed avendo la possibilità di rilassarsi in in'ambiente incontaminato a diretto contatto con la natura. Non occorre allontanarsi nemmeno tanto dal paese, essendo sufficiente raggiungere il verde del Fusaro e bere la fresca acqua proveniente dalla montagna sovrastante. Chi ama inoltrarsi nei boschi potrà raggiungere Campo Summonte (1060 metri s.l.m.). Interessante è la Grotta degli Sportiglioni (pipistrelli), presso il paese, nel Monte dell'Angelo, una vasta caverna con stallattiti, dette pietra d'Avella. Altra cavità da vedere è detta Grotta di S. Michele, in località Fontanelle, che contiene affreschi del XIII secolo. Relativamente alla flora, già nei pressi di Avella si elevano fitti boschi, con platani, pioppi ed altri alberi a grosso fusto, tra cui il "Pteridium aquilinum". Nelle aree meno solcate da corsi d'acqua, si trovano il carpine e l'ornello. Salendo di quota, verso i 1000 metri s.l.m., predomina il faggio. Alla presenza di una così ricca vegetazione d'alto fusto, fa riscontro una altrettanto abbondante fauna locale, accompagnata da piante del sottobosco (agrifoglio) e piante officinali in gran quantità, che se adeguatamente sfruttate, potrebbero far decollare la preparazione artigianale o piccolo-industriale di prodotti erboristici, oggi sempre più richiesti.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Avella, mostra il Castello, la cui struttura complessiva fortunatamente è giunta fino a noi, la Chiesa della Santissima Annunziata, che ha annesso il Convento dei Frati Francescani, la Chiesa di S. Giovanni Battista, la Chiesa di S. Pietro Apostolo, le altre Chiese, il Palazzo ducale. La visita guidata si conclude trattando della Grotta di S. Michele e della Grotta degli Sportiglioni, offrendo anche una piccola Galleria di immagini.