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Il Convitto Nazionale "Pietro Colletta", già Regio Collegio, si trova nella parte alta del Corso Vittorio Emanuele II, di fronte alla Villa Comunale (già Orto Botanico).
Venne definito "l'edifizio più maestoso e più bello della città" e venne arricchito da un bel giardino di fiori e piante.
Lungo fu il percorso amministrativo che condusse all'edificazione dell'edificio lungo l'antico Viale dei Pioppi. La realizzazione materiale del progetto presentato dal Direttore Provinciale del Corpo di Ponti e Strade, Ingegnere Luigi Oberty, richiese più di un decennio, dal 1819 al 1831, visto che l'inaugurazione avvenne il 1 dicembre dell'ultimo anno citato.
Tuttavia, l'opera compiuta si discostò da quella progettata, a causa delle varianti in corso d'opera apportate dagli Architetti Giuliano De Fazio e Bartolomeo Grasso, nonchè dei vari Direttori dei lavori succedutisi durante la costruzione.
Il primo piano dell'edificio viene raggiunto tramite un'ampia scala a due rampe, che parte dalla base di una rotonda altissima, sorretta da dodici colonne. Sulle pareti sono infisse diverse lapidi commemorative, tra cui quella dedicata a Francesco De Sanctis e al filosofo Antonio Galasso, bibliotecario della Nazionale di Napoli.
L'edificio, a cui fanno capo anche dormitori, una cappella, una biblioteca ed una palestra, si giovò dell'apporto di validi Professori, che contribuirono alla formazione di diverse generazioni di Irpini, che si sarebbero affermati, prima nel Regno di Napoli e dopo nel Regno d'Italia (e successivamente nella Repubblica).
L'Istituto venne elevato a Liceo nel 1857. L'intitolazione allo storico Pietro Colletta risale al 1865.