Il sito è accessibile ad ogni browser o strumento che consenta di navigare sul web. Tuttavia, per godere della migliore esperienza di navigazione, occorre scaricare un browser più aggiornato, compatibile con gli standard web.
Nella parte alta del Corso Vittorio Emanuele II, la Villa Comunale è quel che rimane del vecchio Orto botanico, istituito dal Consiglio Provinciale del Principato Ultra nel 1819 (unitamente ad altri due, mai realizzati nel Principato).
L'attuale notevole varietà di piante, tra cui spiccano i platani ed i tigli, è frutto del lavoro iniziato nel 1839 relativo ad una sperimentazione voluta dall'Economista Federico Cassitto.
La struttura venne inaugurata, però, più di dieci anni dopo, il 31 luglio 1850, in un momento non fortunato, visto che la carenza di fondi che si registrò a seguito dell'Unificazione italiana, impedì che all'Orto Botanico venissero dedicate le cure che meritava.
Nel 1916, si ebbe il passaggio amministrativo dalla Provincia al Comune, onde consentirne una pubblica fruizione.
Nel 1956, il Ministero della Pubblica Istruzione vincolò con Decreto l'area (in precedenza già intaccata dalla costruzione della sede della G.I.L. nel periodo Fascista), in parte impiegata per la realizzazione del Museo Provinciale Irpino e della sovrastante Biblioteca Provinciale.