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Cattedrale

La bella facciata della Cattedrale di Bisaccia Il campanile della Cattedrale di Bisaccia II Duomo di Bisaccia, "Ecclesia Cathedralis", che domina l'omonima piazza, rappresenta una straordinaria sintesi tra l'arte normanna e quella bizantina, unica in tutta l'Irpinia. La prima immagine mostra la bella facciata della Cattedrale, mentre la seconda si riferisce alla torre campanaria.

La struttura odierna, però, non è quella originaria, visto che la Cattedrale ha patito diverse vicissitudini nel corso dei secoli.

Il portale della Cattedrale di Bisaccia Splendido particolare del portale della Cattedrale di Bisaccia Originariamente eretta durante la dominazione normanna, la Cattedrale venne rasa al suolo per ben tre volte.

Una prima volta dal terremoto del 1456, dopo cui venne ricostruita nel 1515. Di ciò abbiamo conferma testuale: infatti, sul portale in pietra, di cui forniamo un magnifico particolare, si legge la seguente scritta in latino:

"SANIVS DEVS SANTVS FORTIS SANTVS ET INMORTALIS MISERERE NOBIS
HOC TEMPLVM NATIVITAT? DIVE MARIE DEDICATVR ERE PVBLICO REHEDIFICAVR SVB
ANNO DOMINI MCCCCCXV SANTA MARIA STELLA MARIS DEFENDE NOS AB OIB MAL".

Il portale in pietra in discorso, semplice ma al tempo stesso elegante, essendo impreziosito da fantastici bassorilievi romanico-gotici recuperati dall'edificio riedificato nel 1515, ben si innesta sulla facciata tutta in pietra.

Successivamente, la Cattedrale venne nuovamente distrutta totalmente dai terremoti del 1694 e del 1732. A tal punto, venne decisa la sua riedificazione in altro loco, scegliendo l'attuale sito, nei pressi del Castello-Palazzo Ducale, dove il terreno offriva maggiori condizioni di stabilità, tenuto conto della friabilità che caratterizza in generale il suolo bisaccese. I lavori, effettuati sotto la direzione (pare) del maestro Petrus de Pagano, terminarono nel 1747.

La lapide dedicata ai Caduti della Guerra d'Africa nel 1887, su cui è riportato il nome di un Bisaccese, Antonio Bambino Lapide con iscrizioni in latino sulla parete esterna della Cattedrale di Bisaccia Sulla parete laterale della Cattedrale, quasi affiancate vi sono due lapidi; quella a sinistra è recente, risalendo al 1887, e celebra i morti italiani in Africa di Saati e Dogali del 25 e 26 gennaio di quell'anno, tra cui il Bisaccese Antonio Bambino. L'altra lapide sulla destra è molto più antica e riporta due date del 1518 e del 1657, riportando il seguente testo:

"RAINALDO ET VALERIVS NEPOS
AQVITES TROIANI SIMVL EPISCO
PI BISACIEN SIBI ET ECCLESIAE DI
VERSORIV POSVERE AN D MDXIIX
F.I.C. ANTES E ADIVRA
ACLESIAE SEP VANDA TRAN
TVLIT A D MDCLVII".

All'interno, che presenta tre navate, si conservano reperti del XVII secolo, cioè un coro ligneo intagliato realizzato da maestri di locali o di Bagnoli Irpino e l'altare maggiore in marmi policromi.

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