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Sebbene sia stata ipotizzata la frequentazione del territorio di Cassano Irpino in epoca pre-romana, sin dal X secolo A.C., certa è la presenza umana in epoca romana, come confermano i diversi reperti archeologici venuti alla luce, quali lapidi, le numerose edicole funerarie, ancora oggi incorporate nelle pareti di diversi edifici civili e religiosi, il Forum Felix, centro delle attività mercantili, di cui restano solo l'indicazione in alcuni scritti e alcuni reperti (es. una lapide riportante i nomi di sei magistri mercuriales, ufficiali addetti al controllo dei prezzi delle merci), epigrafi, frammenti di vasi e altro materiale fittile. Gran parte di questo patrimonio oggi è custodito presso il Museo Irpino di Avellino.
L'importanza di Cassano in tale epoca discendeva dal fatto che in tale zona passava la strada che collegava la Valle del Sabato con quella del Calore.
La storia di Cassano fu strettamente avvinta a quella di Montella, di cui fu Casale.
Nel Medioevo, in cima al colle che domina il paese, venne costruito un fortilizio facente parte del Gastaldato di Montella, forse denominato "Castrum Carissanum" e successivamente e "Castellum Cassani". Il nome deriverebbe, secondo alcuni, dal nome latino "Cassius", ma l'ipotesi non ci convince.
Il legame storico ed amministrativo con Montella venne rescisso nel 1806, con l'abolizione dei diritti feudali.
I moti carbonari videro l'adesione convinta di diversi Cassanesi.
Chi volesse approfondire la storia di Cassano Irpino può leggere: "Documenti e note per una storia di Cassano Irpino" di Gennaro Granata, Edizioni Dragonetti, Montella, 1993, di cui il Cassanese-Americano di terza generazione Edward Gero (Cieri in origine) ha curato un'edizione in inglese (Documents and Notes for a history of Cassano Irpino).