Cassano Irpino
In cima ad una collina alle cui falde scorre il tratto iniziale del fiume Calore, Cassano Irpino è noto come "Terra delle acque" per la copiosità delle sorgenti nel suo territorio, la cui notevole portata consente di alimentare l'Aquedotto dell'Alto Calore e quello Pugliese, ed in passato, anche la dismessa centrale idroelettrica di San Mango Sul Calore. Il territorio comunale, attraversato da diverse strade interpoderali, è prevalentemente collinare, anche se comprende un'area pianeggiante. La disponibilità di acqua alimenta la produzione di ortaggi. I terreni sono coperti, inoltre, da vigneti, castagneti e boschi, che consentono lo svolgimento di lavorazioni artigianali del legno. Tanti i prodotti tipici: ricotta secca o piccante, caciotta, caciocavallo DOP, mozzarelle, formaggi affumicati, castagne, di ottima qualità, tanto da aver ricevuto la denominazione DOCG e IGP (materia prima per fare i panzerotti ed il castagnaccio), prosciutto. Rilevante l'emigrazione, che portò, sul finire del XIX secolo tanti Cassanesi negli Stati Uniti, molti nel New Jersey a Madison.
Dati essenziali: con una superfice di 12,34 kmq, a 510 metri s.l.m. ed a 34 chilometri da Avellino, Cassano Irpino ospita circa 950 Cassanesi, con una tendeza demografica negativa che le ha fatto perdere circa il 5% nell'ultimo decennio, portando gli abitanti assai al di sotto del dato statistico di fine XIX secolo (1406 residenti). Il Santo Patrono è S. Bartolomeo Apostolo, festeggiato il 24 e 25 agosto, con la processione in cui si mostra il reliquiario del Santo, conservato nella chiesa Madre che dal Santo ha tratto il nome. Altri eventi sono la Sagra delle Laine (pasta fatta in casa) e dei ceci, che si tiene a giugno, la Festa della Madonna del Carmine (16 luglio), la Festa "Ritorno al Medioevo" (agosto), durante la quale le strade del paese irpino, illuminate da fiaccole, fanno rivivere l'atmosfera medioevale, riempiendosi di sbandieratori, castellane e paggi, la Fiera di Montevergine, che si svolge nei pressi della chiesa Santa Maria La Longa (8 Settembre), un tempo molto importante, visto che fungeva da punto di rifornimento dei contadini locali, oltre che da evento festivo e relazionale, la Sagra della Castagna DOCG E IGP di Montella (ultimo sabato di ottobre), con cui si festeggia il raccolto, degustando tale prodotto tipico, bevendo vino ed ascoltando e ballando al suono della musica popolare. Cassano Irpino si raggiunge uscendo al casello di Avellino Est, imboccando la SS 7 bis in direzione di Lioni, S. Angelo dei Lombardi e, poi, la SP 164. Il paese si raggiunge anche utilizzando i mezzi pubblici o linee private per Bagnoli Irpino. In alternativa, era possibile utilizzare la strada ferrata, lungo la linea Avellino-Rocchetta S. Antonio, visto che la stazione (oggi in disuso) non è lontana dal paese.
Il verde e le acque, che caratterizzano tante aree dell'Irpinia, a Cassano Irpino trovano la loro "sublimazione". L'incredibile abbondanza delle sorgenti, alimentate dal bacino idrogeologico dei Monti Picentini, include le sorgenti Acqua del Prete, Bagno della Regina, Pollentina e Peschiera. Pollentina, non va ricordata solo per l'alimentazione dei due importanti acquedotti, Alto Calore e Pugliese (creati all'inizio degli anni '60), ma soprattutto per la tecnologia che ha consentito di captare tali acque e portarle in superficie. Gli impianti, capolavoro di ingegneria idraulica, sono visitabili previa autorizzazione. Cassano, tramite la Galleria di Valico, fornisce l'acqua vitale a Campania, Puglia, Basilicata e sei comuni della provincia di Campobasso. Onde preservare la purezza delle acque, una cupola evita la dispersione dell'ossigeno, che in bolle viene alla superficie. Dal punto di vista naturalistico-ambientale, notevole è l'area fluviale attraversata dal Calore, che adeguatamente attrezzata, si presterebbe all'utilizzazione turistica. La Biblioteca Comunasle è sita in Via croce (tel. 0827-6146).
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Cassano Irpino, sottolinea le origini antiche del paese, il cui territorio era già frequentato in epoca romana, come testimoniano l'edicole funerarie romane incastonate nelle pareti esterne di edifici pubbici e privati. Il castello ed il palazzo Baronale rappresentano "due facce della stessa medaglia", essendo rappresentato il primo da ruderi ed il secondo dalla parte restaurata del castello. L'edilizia religiosa è rappresentata dalla chiesa Madre di S. Bartolomeo Apostolo, dalla chiesa di S. Maria Grazie e da altre chiese. Assai tipico il centro storico, che ha mantenuto la tipica configurazione medioevale ed al quale viene dedicata una specifica serie di immagini. La visita guidata di Cassano Irpino termina con la galleria di immagini 1 e la galleria di immagini 2.