Castelfranci

In territorio collinare, sulla sponda destra del fiume Calore, Castelfranci si trova in ottima posizione panoramica sulla sottostante valle ed è circondato da fertili campagne coltivate a vigneti ed uliveti, da cui si ricavano vini ed olii di ottima qualità. Il centro storico ha la tipica conformazione medioevale, con vicoletti, stradine, scalinate, palazzine con portali in pietra. Gli edifici religiosi, di antica origine, sono stati ristrutturati o ricostruiti. Il borgo irpino, che fa parte della Comunità Montana Terminio-Cervialto, patisce drammaticamente il fenomeno dell'emigrazione, avendo registrato nell'ultimo decennio una riduzione della popolazione residente di oltre il 15%.

Dati essenziali: a 450 metri s.l.m. ed a 31 chilometri da Avellino, Castelfranci ospita poco più di 2500 Castellesi, con un decremento demografico fortissimo nell'ultimo decennio, che ha ridotto la popolazione di molto anche rispetto al dato statistico di fine XIX secolo (3027 residenti). Il Santo Patrono è S. Nicola festeggiato il 9 maggio. Altri eventi da ricordare sono i festeggiamenti in onore di S. Maria del Soccorso (prima domenica di maggio), l'importante fiera del bestiame (sabato che precede la prima domenica di agosto), la Fiera di S. Rocco (primo sabato di agosto), la Sagra del "cecatiello" (prima decade di agosto). Castelfranci si raggiunge percorrendo la SS 164. Inoltre, la stazione ferroviaria lungo la linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio è prossima al paese.

Oltre ad ossigenanti passeggiate tra uliveti e vigneti, il territorio di Castelfranci offre una sorgente d'acqua salino-ferruginosa, che si trova in Contrada Vallicelli.

La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Castelfranci, si sofferma sull'edilizia religiosa della chiesa di S. Nicola, della chiesa di S. Maria Soccorso e della chiesa di S. Pietro. Oltre agli edifici signorili, una breve galleria di immagini fornisce un quadro generale relativo a questo grazioso paese dell'Irpinia.