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La Collegiata o Abbazia di S. Gennaro, alla frazione Ferrari, è un pregevole edificio religioso di notevole valore architettonico ed artistico, le cui antiche origini la fanno competere per vetustà con la Chiesa di S. Nicola di Bari, risalendo almeno all'XI secolo. Infatti, la prima citazione in un documento risale al 1047, in riferimento a terreni di sua pertinenza, anche se vi è chi ritiene che la Collegiata abbia origini ancora più remote, e retrodata l'originario impianto al IX secolo.
La Chiesa, in stile romanico moderno, presenta un portale in pietra del 1581, corredato da una statuina di S. Gennaro ed un bel campanile, sulla destra della facciata.
Numerosi sono stati nel tempo gli interventi di restauro e di modifica, come la sostanziale ricostruzione del XV secolo ed il significativo restauro del 1627, su iniziativa dell'Abate Cesare Ragucci.
Nel 1781-2, l'edificio venne elevato a Chiesa Collegiale, nel 1791, ad Abbazia, nel 1991, a Santuario Diocesano, nel 1993, venne consacrato a Santuario della Madonna o Vergine Addolorata, ed infine, nel 2000, venne inserita nel circuito del Giubileo.
All'interno, a tre navate, una centrale e due laterali, sono conservate diverse opere d'arte. Nella navata centrale, oltre alla statua di S. Gennaro (1718) realizzata con marmo di Carrara, sull'altare maggiore, importante è la Cantoria lignea del XV secolo. Nelle navate laterali, segnaliamo dipinti di valore, la Cappella privata dei Marchesi Caracciolo, le tombe degli Abati Cesare Ragucci e Giovanni Ghirardi, gli altari della Vergine Addolorata, di S. Rita e di S. Filippo Neri.
Oggi, a seguito della già citata consacrazione alla Vergine, effettuata nel 1993, l'edificio religioso viene designato "Santuario della Vergine Maria Santissima Addolorata".