Il sito è accessibile ad ogni browser o strumento che consenta di navigare sul web. Tuttavia, per godere della migliore esperienza di navigazione, occorre scaricare un browser più aggiornato, compatibile con gli standard web.
Riportiamo il testo delle Bolla del 30 marzo 1120, con cui il Papa Callisto II concesse la remissione dei peccati a quei fedeli che, dopo essere stati confessati, avrebbero goduto del beneficio della sepoltura nella Cattedrale di Conza, o meglio nell'adiacente terreno, detto appunto "Cimitero", dove ancora affiorano i resti delle loro ossa. La concessione del beneficio, agli elargitori di fondi, trova la sua spiegazione nella necessità del Papato di reperire capitali, dato che era impegnato nella lotta per le investiture, conclusasi col Concordato o Trattato di Worms, nel 1122, tra Callisto II ed Enrico V. Si fa notare che il nome R..., che compare nella Bolla, si riferisce all'Arcivescovo Roberto, che richiese l'intervento di Papa Callisto II, spalleggiato dalla nipote del Pontefice, la Contessa di Conza Stimma Balbani (altrimenti nota come Itta Balvano).
"Callistus Episcopus servus servorum Dei... Omnibus fidelibus
Ecclesiae salutem et apostolicam benedictionem. Quoniam Comp-
sanae Ecclesiae desolationem antiquo tempore factam audivimus,
et ex parte cognoscimus et ad eandem consecrandam a nobis rogati
a dilecto filio nostro R... eiusdem Ecclesiae Venerabili archiepi-
scopo, nec non a nepote nostra Stimma Balbani comitissa, eiusdem
terrae domina, fuimus, et interesse nequivimus negotiis imminen-
tibus, idcirco ad eiusdem Ecclesiae dignitatem, absolutionem om-
nium peccatorum, Apostolorum Petri et Pauli et nostra auctori-
tate sancimus omnibus christianis, qui confessi fuerint et ibi sepeliri
se fecerint. Datum Laterani, III Kal. apriles. An. Dominicae
Incarn. MCXX".