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Le prime tracce relative alla presenza umana nel territorio di Marzano di Nola risalgono al tempo dei Romani. Lungo la Via Nazionale che conduce a Lauro, nei pressi del Cimitero, si trovano i ruderi di una villa rustica romana di età tardo-imperiale ed una cisterna.
Sempre in tale area archeologica, si trovano i resti di una torre medioevale, parte in passato di una struttura difensiva appartenuta al feudatario, Gran Giustiziere del Regno di Napoli, il nobile Pandolfo di Morezzano, padre di Gisulfo. Tale torre denominata "Turris Martiani" (Torre di Marzano), avrebbe poi dato il nome al paese.
Il problema è individuare dove derivi "Martiani". Vi è chi, riallacciandosi all'evento ricordato, della permanenza nella Torre del feudatario Morezzano, ricollega al di cui nome l'origine dell'attuale denominazione del paese. Altri, invece, parlano di "Marcianum", cioè appartenente ad un "Marcius", in riferimento ad una costruzione che avrebbe fatto parte dell'originario insediamento abitativo.
In epoca medioevale, unitamente ai paesi del circondario, Marzano fu inglobato nel feudo di Lauro, seguendone di le vicende storico-amministrative ed economiche. Andò, perciò, agli Orsini, ai Sanseverino, ai Pignatelli e, nel 1638, ai Lancellotti, Signori fino all'abolizione dei diritti feudali (1806).
La vera crescita urbanistica e demografica di Marzano sarebbe avvenuta durante il XVI secolo, a seguito del trasferimento, anzi dell'esodo (exodos in greco significa fuga), degli abitanti di Cicala.
Marzano di Nola diede i natali al poeta settecentesco Carlo Vespasiano, ai celebri musicisti Antonio e Francesco Corbisiero, compositori di musica classica ed autori di opere teatrali rappresentate a Napoli nel XVIII secolo.