Montefalcione
In situazione amena, lungo la la dorsale che suddivide i bacini del Sabato e del Calore, Montefalcione appare come un paese collinare, con la peculiarità di essere affusolato ed allugato. Il centro del paese è circondato da fertili campagne urbanizzate, assai ben tenute, dove si coltivano alberi da frutta, cereali, viti (vino Aglianico di Taurasi e Fiano di Avellino), ulivi. A ciò va aggiunta l'abbondante vegetazione semiselvatica costituita da querce, ginestre e ginepri e, soprattutto, da boschi di castagni, il cui legno è utilizzato per la realizzazione di lavori artigianali. Altre botteghe artigiane sono dedicate ad altre produzioni, quali quelle del ferro e del marmo.
Dati essenziali: Con un'estensione di 15,15 kmq, a 523 metri s.l.m. ed a 13 chilometri da Avellino, Montefalcione ospita circa 3400 Montefalcionesi, con una tendenza demografica lievemente positiva che dovrebbe riportarla verso il dato statistico di fine XIX secolo (3586 abitanti). Il Santo Patrono è S. Antonio da Padova, festeggiato l'ultima domenica di agosto, durante la quale si assiste ad un'interessante gara di fuochi d'artificio, che attira oltre gli emigrati, anche tante persone dal circondario. Altri eventi sono la Festa di S. Feliciano (maggio), la Festa di S. Maria (luglio), la Festa dell'Emigrante, la Festa "Per le vie del borgo" (agosto), la Fiera della Madonna di Montevergine (settembre), che attrae molti curiosi dai paesi limitrofi. Montefalcione si raggiunge percorrendo l'autostrada Napoli-Bari, uscendo al casello Avellino Est (9 km dal paese) oppure utilizzando la SS 7, prendendo il bivio della SP 61. In alternativa, è possibile utilizzare la stazione ferroviaria lungo la linea Avellino-Rocchetta S. Antonio, ubicata fuori del paese nella sottostante vallata, alla fine di una traversa accessibile dalla Strada Provinciale che collega Montefalcione a Manocalzati. In passato, tale stazione ebbe un discreto traffico viaggiatori e merci, prima dell'affermazione del trasporto su gomma. Il terremoto del 1980 danneggiò la stazione, sostituita da un prefabbricato, ancora utilizzato. Vennero soppressi il secondo binario e lo scalo merci, riducendo la strazione al rango di mera fermata, coll'aggravante che, a partire dal 1987, la stazione è "impresenziata" e vi si ferma un solo treno giornaliero mattutino (direzione Lioni).
La vegetazione che circonda Montefalcione è bagnata dal Vallone Grande, lungo il confine con i Comuni di Pratola Serra, Candida e Lapio. Merita una menzione la sorgente Proficua, ubicata in campagna, che presenta un'abbondante getto d'acqua ed è nota sin dai tempi antichi per l'utilizzo delle sue acque per la cura dei problemi renali.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Montefalcione, tratta del castello, di Porta Ripa, che a partire dal XII secolo, consentiva l'ingresso nel paese, la chiesa di S. Giovanni Battista, il Santuario di S. Antonio P., la chiesa di S. Maria di Loreto e le altre chiese. Completano il quadro, gli edifici signorili, il borgo medioevale , la galleria di immagini 1 e la galleria di immagini 2.