Il sito è accessibile ad ogni browser o strumento che consenta di navigare sul web. Tuttavia, per godere della migliore esperienza di navigazione, occorre scaricare un browser più aggiornato, compatibile con gli standard web.
Risalente alla fine del XI secolo, tale documento, un codice membranaceo custodito nell'Archivio del Duomo di Salerno, implicitamente conferma l'autenticità della Chartula iudicati.
Infatti, nell'ambito del primo dei quattro gruppi di Vescovi che vi sono riportati, al terzo posto, compare anche "Amatus Nuscensis episcopus", confermando la morte del Santo intorno alla fine del XI secolo.
Una parziale trascrizione (con errori) del documento fu effettuata nel 1888 da Giovanni Abignente, mentre quella integrale, del 1922, corredata da un apparato storico-critico, si deve a C. A. Garufi.