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Riportiamo una serie di dati relativi alle altre Chiese di Pannarano. In futuro, a ciascuna di esse sarà dedicata una pagina specifica, corredata da fotografie.
La Chiesa di S. Maria a Canavile, che si trova nella parte più alta di Pannarano, secondo alcuni, sarebbe stata eretta su di un'antica ara pagana. Il nome della Chiesa si ricollega alla leggenda popolare, che vuole l'edificio edificato nei pressi di un canneto, per ringraziare la Madonna, che una madre avrebbe invocato per salvare la figlia da un serpente. All'Università di Pannarano apparteneva la struttura, con tutti gli arredi sacri e relative suppellettili, come risulta dagli Inventari orsiniani di fine XVII secolo, da cui si ricava che già da molto prima del 1696, la migrazione verso valle della popolazione gravitante presso la Chiesa, aveva determinato la traslazione dei sovracitati beni presso la Chiesa di S. Giovanni Battista. All'interno, restano delle statue lignee e qualche tela.
La Chiesa del Carmine è un antico edificio religioso, in quanto già esistente nel XVI secolo, ubicato in località Selvetelle. Nel 1850 fu trasformato in Cappella privata della famiglia D'Alessio, tanto che un'apertura in pietra al centro della struttura conduce all'ossario della famiglia. All'interno, si segnala la statua lignea della Madonna del Carmelo, risalente al XVIII secolo.
La Chiesa di S. Salvatore, non più esistente, doveva trovarsi nel perimetro delle mura, sotto al Castello, probabilmente dove si rinvennero delle sepolture durante lavori di ristrutturazione conseguenti al terremoto, sotto al pavimento di un'abitazione privata. I soliti Inventari orsiniani di fine XVII secolo, fonte di importantissime informazioni, statuiscono che la Chiesa venne fondata da Giovan Francesco Caracciolo, Barone di Pannarano dal 1543 al 1587. Era quasi allineata rispetto alla strada pubblica, visto che attraversato il portale d'ingresso su questa prospiciente (su cui figuravano i simboli dei feudatari Caracciolo e della Leonessa), occorreva scendere due gradini. All'interno, affiancati all'unico altare contenente un ritratto su tavole di legno, Salvatore con altri santi, erano stati realizzati due sedili in muratura. Si suppone che il fonte battesimale in pietra solata presente nella Chiesa di S. Giovanni Battista, con lo stemma dei Caracciolo e dell'Università di Pannarano, provenga dalla Chiesa in oggetto.
La Chiesa delle Grazie o Chiesa di San Nicola, ubicata in cima ad una collina, fuori dall'abitato, nell'omonima Contrada, venne ricostruita nel 1779, durante il regno di Ferdinando IV di Borbone, nei pressi dell'originaria struttura, già distrutta nel 1696, di cui è possibile ancora vedere i ruderi.
All'altezza di 850 metri, in località Piana di Carlangiona, si ritrovano i ruderi della Cappella di S. Maria a Staggio, costituiti dalle mura esterne. La struttura era ubicata lungo la strategica via che collegava la Valle Caudina a Montefusco (vecchio capoluogo del Principato Ultra) ed Avellino (che nel prese il posto dal 1806). Quanto detto, spiega la denominazione della Cappella, "a staggio" o "ad stadium", proprio perchè vi era l'usanza di costruire delle Cappelle lungo i tratturi di montagna che univano i vari centri abitati. Oltre a rivestire una certa importanza, la Cappella era senz'altro antica, risultando non solo nelle mappe demaniali (XIX secolo), ma anche nei manoscritti del Formichelli (XVI secolo).
Altro edificio religioso è la Chiesa della Madonna della Libera.