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Di fronte al palazzo
di Marzo, ma separata da questo da un grande fossato, la grotta protocristiana
di S. Michele Arcangelo, venne ricavata nell'ambito di una cavità
naturale nella seconda metà del XVI secolo. La chiesetta rupestre
che protegge la grotta, mostrata dalla fotografia sulla sinistra, fu dono
della famiglia Di Pietro in ricordo del Dott. Antonio, come risulta da una
lapide sulla parete esterna. All'interno, si trova l'altare con la statua
di S. Michele Arcangelo.
La seconda immagine, sulla destra, mostra l'ingresso alla grotta, profonda oltre 50 metri.
L'acqua, che sorge in una grotta minore, collocata nella parte posteriore della grotta principale, ha prodotto dei solchi nelle pareti di pietra.