Casalbore
In posizione panoramica tra colline e boschi secolari, o recentemente rinvigoriti, la tranquilla Casalbore domina la valle del Miscano, protendendosi fino alla cima del Monte Calvello, ove occa il valore massimo di ben 960 metri s.l.m.. Da tale punto, nubi permettendo, è possibile godere di una vista a 360 gradi che comprende il Molise, la Puglia e Montevergine, che sovrasta Avellino. La posizione naturale giustifica il crescente interesse per il borgo come luogo di villeggiatura, tanto che il vecchio paese, assai malandato, è attualmente oggetto di un significativo intervento di recupero.
Dati essenziali: Ad un'altezza media di 600 s.l.m. e con una superficie di 27,98 kmq, Casalbore dista 72 chilometri da Avellino. Ospita poco più di 2000 casalboresi, con un andamento demografico negativo. Il Santo Patrono è la Madonna delle Nevi che si festeggia il 5 agosto. Altre festività, che prevedono anche l'organizzazione di fiere, sono quelle di San Michele Arcangelo (8-15 maggio) e quella di S. Maria dei Bossi (prima domenica settembre). Il mercato si tiene di domenica. Casalbore si raggiunge con l'autostrada A17 uscendo a Grottaminarda, percorrendo la SS 90 bis che segue l'antico tracciato della via Traiana che metteva in comunicazione con la Puglia.
Casalbore è un borgo che all'agricoltura affianca le attività a questa connesse, come la produzione di lana e di prodotti caseari, nonchè la lavorazione della pietra calcarea bianca. Il territorio è ricco di acque salubri, tanto che Casalbore è detto "Paese dalla cinquanta sorgenti". Tale abbondanza di acque, che in passato consentì la costruzione di diversi mulini e che oggi fa del borgo un orto verde, vede la presenza anche di una sorgente di acqua sulfurea (località Pietra Piccola) e di una solforosa-ferruginosa-sodica (alle falde del Miscano). Raggiungendo il Monte Calvello a 946 metri s.l.m., a due ore dal paese, si gode di un vasto panorama su tutta la valle del Miscano.
La nostra visita guidata, partendo dalla storia di Casalbore, si sofferma su monumenti gotici, come Porta fontana, e normanni, come la torre ed il castello. Mostriamo alcuni palazzi signorili, la chiesa di S. Maria dei Bossi, ed il vecchio paese. L'aspetto paesaggistico-naturale richiama la Grotta dell'Arcangelo, nota anche come Grotta di S. Michele. Completano il quadro altre immagini che raffigurano il monumento ai caduti, unitamente a diversi incantevoli angoli caratteristici.