Atripalda
Attraversata dal fiume Sabato e dal torrente Salzola, Atripalda, ormai periferia di Avellino, offre interessanti testimonianze archeologiche, i resti dell'antica Abellinum, unite ad elementi ambientali di rilievo. Da sempre è un attivo centro commerciale, agricolo ed artigianale. La tradizione industriale, che un tempo vantava vari opicifi industriali, quali "una gualchiera per panni ordinari, una ferriera con fabbrica di chiodami, una cartiera, una ramiera, una filanda di canapa e parecchi mulini", come abbiamo rilevato da un documento di fine XIX secolo, oggi continua nel settore alimentare, dei laterizi, dei mobili e dei liquori. Ancora ben conservate sono numerose testimonianze di un passato antichissimo, medioevale, e più recente, che ben si armonizzano tra loro. Rilevante è anche il ruolo stradale svolto da Atripalda. Dal punto di vista demografico, siamo di fronte ad uno dei pochi Comuni irpini che ha registrato un incremento notevole dei residenti, che sono quasi il doppio rispetto alla fine del XIX secolo (erano 6290).
Dati essenziali: a 280 metri s.l.m. ed a 4 chilometri da Avellino, Atripalda ospita poco meno di 12000 abitanti, con una tendenza demografica lievemente positiva, dovuta non solo al divario positivo nati/morti, ma anche ad Avellinesi ivi trasferitisi. Il Santo Patrono è S. Modestino, festeggiato il 16 settembre. Altri eventi di rilievo ricorrono durante la stagione calda, quando vengono organizzate varie feste e sagre, come quelle dedicate a S. Antonio da Padova (13 giugno) ed alla Madonna del Carmine (16 luglio). Molto frequentato ed importante è il mercato, che si tiene di giovedì e che occupa tutta la parte centrale del paese. Atripalda è raggiungibile percorrendo la Superstrada Avellino-Salerno, o imboccando la SS 400 che conduce all'Alta Irpinia o utilizzando la ferrovia Avellino-Rocchetta S. Antonio (la stazione di Avellino è raggiungibile a piedi da Atripalda).
Assai interessante dal punto di vista naturalistico è la Pineta Comunale, a ridosso del centro abitato, che presenta delle aree attrezzate. Ospita durante l'estate diverse manifestazioni e consente l'effettuazione di passeggiate ossigenanti tra la ricca vegetazione.
La nostra visita guidata, parte dalla storia di Atripalda, in origine comune con Avellino in relazione al sito archeologico di Abellinum, chiarendo che l'origine di Atripalda è longobarda, come dimostrano i ruderi del castello di Truppoaldo. Molti sono gli edifici religiosi tra cui spiccano la Collegiata S. Ippolisto ed il Convento S. Maria Purità. Dovuto spazio è stato, comunque, dedicato alle altre chiese. Rilevante fu il ruolo svolto in passato dalla dogana dei Grani. La nostra analisi si conclude con alcuni edifici signorili ed una galleria di immagini.